Made in Sud, molto in Sud sebbene in trasferta.
I Ragazzi degli studi Rai di Napoli in trasferta a, Dimaro.
Missione delicata, tirar su il morale di un ambiente nervoso e chiacchierato. Non è questo però il nesso che ci preme sottolineare.
Proviamo a far coesistere due aspetti della cultura italo-Napoletana per tirarne fuori una considerazione. Sociale e calcistica e ci scuserà chi in questa ci vede una forzatura…
” Ch ce ne f…tt” borbotta Alessandro Bolide dal palco di Dimaro e tutti ridono. È il pensiero “tipico” di chi si sveglia, si organizza, si mette in macchina, parte ma poi alla prima svolta con semaforo rosso, ci ripensa, guarda l’orologio e torna a dormire.
È satira. È comicità, esasperazione di un carattere e nulla ha a che vedere con la vita di chi si impegna e fa.
Bravo Alessandro.
L’ironia è terapeutica più del lettino dello psicologo. L’ironia di Alessandro ha però colto nel segno, quello della SSC Napoli.
Nulla è, ma molto appare ed appare proprio ” ch ce ne f… t”.
Il guaio è che ai Napoletani importa e come. Ai Napoletani non basta più il tutto sommato va bene così.
Se non si può vincere quantomeno si vuol competere che poi a ben pensarci è soddisfacente ancor più.


Caro presidente ci dispiace. Se fosse passato per la testa del presidente De Laurentis che i Napoletani, dopo essersi ingolositi, sono anche disposti a far finta di nulla e rimettersi a letto a rimandare, crediamo ci sia un madornale errore di concetto.
Nella vita della città, della Squadra e della relazione che tra loro intercorre, tutto può esistere tranne lo sfottò di Alessandro.
È tempo di patti chiari ed amicizia lunga.
Tempo in cui ci importa e come. Tempo in cui si ha il diritto di sapere ed il dovere di informare.
Dal “ch ce ne f.. t” a ” ci importa e come”..
Alessandro ti aspettiamo per un nuovo sfottò, un nuovo motto, questa volta possa essere un invito a far meglio, a far di più.
Chi ha orecchie per intendere, intenda.





