Spalletti: non abbiamo esperienza
Veste i panni del pompiere Luciano Spalletti alla vigilia dell’esordio casalingo, contro la neopromossa Monza: “Con gli ultimi acquisti abbiamo coperto delle caselle vuote. Siamo un gruppo di giovani che non ha l’esperienza che avevano i calciatori che sono andati via”.
Napoli è così, si passa dalle stelle alle stalle in un attimo. Adesso è il momento del grande entusiasmo, con 40000 presenze al Maradona, per spingere la squadra alla vittoria.
Situazioni che il tecnico toscano conosce bene, che già lo scorso anno si sono rivelate un boomerang. Soprattutto nelle gare interne, dove il Napoli, di fatto perde lo scudetto.
Così non vuole parlare di mercato, alimentare voli pindarici. Nemmeno tante parole sull’ultimo arrivato Raspadori: “È un bravo giocatore che sa ricoprire più ruoli, ma non l’ho visto negli allenamenti”. Parla solo dei presenti, del resto non entra nel merito, soprattutto per non deviare l’attenzione dalla partita da giocare: “Non è il mio ruolo occuparmi del mercato, a me interessano solo i calciatori disponibili per l’allenamento, quegli allenamenti dove si picchia duro”. Riferimento all’infortunio di Demme per uno scontro con Anguissa, ne avrà per almeno un mese. Ma il tecnico di Certaldo è così, molto concentrato sul lavoro, sulle situazioni migliori da creare in campo, senza lasciarsi coinvolgere dall’ambiente esterno.
Sottolinea ancora la mancanza di esperienza, quando parla del grande assente: “Koulibaly nelle prime due giornate è già stato il miglior giocatore della Premier”, accompagnando il tutto da una risata amara.
Ha perso, quello che lui ha chiamato il suo collaboratore.
Perché poi ci sono gli allenatori in campo, che ogni squadra che vuole vincere deve avere. Kalidou era uno di questi, non si sostituisce in un giorno. Lo sa bene l’allenatore partenopeo, quanto queste personalità mancheranno, soprattutto nelle gare di Champions.
Poi un altro muro, sulle domande inevitabili, sul futuro della porta del Napoli: “Ho due grandi portieri e conto su di loro, poi è chiaro che ci sono delle situazioni che possono svilupparsi, ma non ci riguardano”.
Intanto Keylor Navas non è stato convocato dal PSG, mal di schiena molto diplomatico, che è un chiaro indizio di mercato, per una trattativa che andrà comunque a buon fine.
Ma ci vorrà del tempo, probabilmente si chiuderà negli ultimi giorni di mercato. Il portiere parigino non vuole fare il secondo a Donnarumma, Napoli è una piazza che gli piace, vuole essere titolare per prepararsi al suo ultimo mondiale. Per Spalletti invece sarebbe quell’uomo di esperienza e di personalità, che vede mancare al momento. Infine parla sempre di un gruppo di bravi ragazzi, in cui non manca mai un elogio per il capitano: “È perfetto nel ruolo, entra dentro lo spogliatoio ad incitare i compagni, quando vede che c’è un problema”.
Di Lorenzo non è il comandante, ma il capitano che tutti volevano. In un reparto dove probabilmente, di sostegno ce n’è maggior bisogno, centrocampo e attacco invece abbondano ora di quantità e qualità.
Ma il tecnico partenopeo, giustamente, predica calma e concentrazione contro un Monza. Degli avversari tesse le lodi sia da un punto di vista dirigenziale, che di esperienza acquisita: un mercato che ha portato 13 giocatori nuovi, in cui tra gli altri, Caprari, Ranocchia, Sensi e Petagna. Parlare di neopromossa è riduttivo, Napoli è avvisata.





