All’appuntamento della stagione senza centrocampo. All’appuntamento più importante dell’anno senza una squadra degna di reale qualità. Rebus a centrocampo.
Rebus e metafora del Napoli 5.1
Le ultime news danno Diego Demme infortunato.
Dramma sportivo per Mazzarri.
Il Demme dimenticato per 2 anni, con valigie sempre pronte, con un ingaggio da top player, che non avrà raggiunto le 2 ore di gara in tutto, ora, è divenuto addirittura ago della bilancia.
Un risentimento muscolare sembra bloccarlo.
Entrare a freddo, dopo un tempo infinito di “inattività”, è azzardo.
Con Zielinski separato in casa, in bilico tra panchina, tribuna e Milano sponda Inter, il centrocampo del Napoli, è il perfetto esempio di come si può disarmare un meccanismo perfetto.
Anguissa è in Africa con la Nazionale, Lobotka avvolto nella morsa dell’involuzione tattica, Gaetano, uomo di “modesto” rincalzo, Cajuste è il titolare inamovibile. Dato serio ed allarmante.
Il centrocampo dei campioni d’Italia, fiore all’occhiello della passata stagione, è del tutto esploso. Negli uomini, nelle scelte e nei ricambi.
Al 15 Gennaio, metà del mercato di riparazione, il Napoli è fermo.
Bloccato.
Supercoppa con i rincalzi. Addirittura con riserve tenute in disparte.
Demme, ad esempio, dovesse scendere in campo, è stato tenuto fuori dalla lista Champions.
Precarietà assoluta.
Gestione improvvida e mai lucida.