Lunedi di puro relax. Quasi ci si stanca a commentare. Al bar un caffè ed un “non c’è storia”
Lunedi mattina sei a più 13, se l’Inter non sbanca Marassi, ti trovi addirittura a più 16. Con questi numeri fai una fatica immane ad interpretare il ruolo del pompiere. Provi a minimizzare il 3-0 in scioltezza. L’impegno superato agevolmente.
Stemperare, raffreddare, ammorbidire, tutti i verbi che riconducono alla calma, iniziano a sembrare quasi fatti di ironia e maschera.
La commedia italiana avrebbe un titolo in stile Lino Banfi.
Quel gran pompiere di Spalletti.
“Vogliono farci credere che abbiamo vinto… ma “
Più che farcelo credere, si stanno arrendendo all’evidenza. Il Napoli 5.0 è più forte della corrente contraria del fiume. La Cremonese ci ha provato con i suoi mezzi ma è stato evidente il divario. L’Inter è condannata a vincere. Stasera e sempre. Stankovic, vecchio cuore nerazzurro, proverà lo sgambetto. Lautaro e soci avranno una occasione ed una flebile speranza. Condizione profondamente scomoda quella degli uomini di Inzaghi. Ogni turno di campionato diventa il punto di non ritorno. Spalletti fa il pompiere e guida la sua squadra di intervento e soccorso. Attento e concentrato. Non è finita e proprio quando appare concluso, un incendio può rinvigorirsi per un colpo di vento.
Come diceva Massimo Troisi a Gianni Minà, festeggiamo ma non dimentichiamo l’acqua ed il gas aperto.
Pedagogista dello Sport