Se ci si ferma all’aspetto “competizione” allora il calcio ha tre serie professionistiche ed un bel po’ di dilettantistiche.


Dalla Serie A alla terza categoria la palla ha le stesse regole, lo stesso campo e lo stesso desiderio di vittoria. Non ha i soldi e la pressione in ogni categoria ma conserva uno spirito da corrida atavico.


Il nostro tentativo estivo pre-ritiro di Dimaro, quando finalmente si potrà parlare di tecnica, allenamenti e calciatori, è quello di interrogarci sul valore dell’aspetto “umano”. Approfittando di questo bollente periodo di non-calcio, abbiamo dovuto inventarci riflessioni di carattere “filosofico” sui perché di alcuni addii, i rifiuti a rinnovare i contratti ed i più o meno evidenti desideri di cercare nuovi porti.


Il caso Mertens ed il caso Koulibaly hanno, se non altro, evidenziato come Napoli conservi quel valore umano oggi tanto subordinato al “vil denaro”.

Caro presidente a volte questa città ancora compie miracoli.


Il rapporto umano nelle aziende che vogliono eccellere conta si o no?


Abbiamo cercato di aver risposta di chi nella vita si è impegnato e nel calcio ha trovato riscatto e rivalsa.
Da pochi mesi in Italia esiste una nazionale di calcio femminile “curvy”.
Curvy è il termine americano “gentile” per dire, con qualche chilo in più.


Dell’impegno della Nazionale curvy e di come i suoi valori umani , sociali e comportamentali, possano essere adottati e presi in prestito dal calcio – business, ne abbiamo parlato con Barbara Braghin, porta voce ed addetto stampa del movimento.


“Il nostro intento è trasmettere valori. Nessuno si senta discriminato. Non può esistere gruppo, azienda, team che non abbia in sé amor proprio, autostima, desiderio di crescita personale”
dice Barbara.

Ci siamo chiesti quanto la riflessione della nazionale italiana curvy, guidata dal tecnico, Moreno Buccianti, possa realmente esser adottata dal calcio moderno e dalla SSC Napoli.


Poco? Pochissimo? Nulla?
C’è di certo che se anche il calcio diventasse esclusivamente soldi, qualcosa o qualcuno, conserverebbe un pizzico di umano


Ciro Mertens, Kalidou Koulibaly insegnano.
La città conta. Altroché se conta.


Napoli conserva dei valori non sempre commerciabili.


Caro presidente a volte, il vil denaro come lei lo ha definito, anche in un mondo che gira sui soldi, può vedere un ingranaggio incepparsi.

Che Mertens e Koulibaly abbiano firmato per la Nazionale curvy?

Auguri e Forza Napoli