Non è un pezzo facile questa sera. Non lo è perché ci è richiesta una onesta obiettività.
Chi scrive deve lasciare il tifo da parte.
Chi scrive, scrive, il tifoso festeggia e torna a casa felice.
Il Napoli ha affrontato Verona, Bologna e Parma. 6 punti. Questo è un dato. Questa è classifica.
È la sola cosa da salvare in questo Napoli-Parma. 2-1. 3 punti.
Il Napoli vince ed è la sola cosa che fa felice i tifosi. Ripeto chi scrive deve assolutamente essere onesto e lasciar da parte la sciarpa da curva.
Il Napoli è in divenire se non vogliamo dire in difficoltà. Un primo tempo dove nulla accade ed un secondo che è un gioco a freccette più che una partita di calcio. Una porta.
Al 76′ del secondo tempo, il portiere Suzuki, già ammonito per stupida perdita di tempo, si fa espellere per eccesso di foga. Fallo su Neres. Parma in 10, peccato che Pecchia ha già fatto 5 cambi.
Morale?
Il Napoli che perde 1-0, gioca 35 minuti in 11 contro 10 ed il Parma non ha il portiere. 35 minuti. Una partita intera.
La porta ducale è praticamente vuota ma il Napoli non segna. Kvaratskhelia, addirittura, calcia una punizione in curva e ripetiamo il Parma non ha il portiere. Nessuno lo ha detto a Kvicha.
Entra Neres, entra Lukaku, entra Simeone.
60 milioni di euro in due.
Quello che poi accade dal 90′ al 114′ è fantacalcio.
Gol di Lukaku senza portiere.
Gol di Anguissa senza portiere.
All’ultimo secondo, Meret salva Conte, il Napoli e la classifica.
Questo è il dato.
Il resto di Napoli – Parma è un torneo di freccette.
Pecchia perde ma Conte non vince.
Assolutamente.
C’è tanto da lavorare.
Proprio tanto.
Pedagogista dello Sport