Ci sono squadre che hanno una identità chiara e squadre che anno dopo anno convertono, cambiano o perdono la loro idea d’origine.
Il Sassuolo no.
Il Sassuolo tiene la sua fedele idea di calcio e di azienda.
Mission chiara. Salvarsi, salvarsi presto, mettere in evidenza giovani di belle speranze e lanciarli.
Calciatori ed allenatori.
Gioventù.
Una Udinese di centro Italia. Ci si concentra su una idea di gioco che si conserva nel tempo. Allenatori presi per un progetto decennale. Chi arriva si pone sulla stessa lunghezza d’onda di chi è partito. Dionisi è il nuovo De Zerbi. Giovani che parlano ed amministrano giovani.
La provincia lavora, crea e vende. Proprio come nella migliore cultura emiliana. Lo scorso anno ha venduto due pezzi pregiati fatti in casa. Raspadori e Scamacca. Gli attaccanti della nazionale di Mancini. Su questo ci sarebbe da riflettere ma è il futuro che si fa strada ed avanza.
Su questo filone concettuale le due società si “somigliano”. Operare secondo misura.
Molto probabilmente, il successo di questa scommessa- Esperienza 2023, il Napoli 5.0, la vince proprio nel momento in cui sceglie di tornare nella propria dimensione. Impossibile gareggiare con i bilanci delle super potenze, meglio riorganizzare, riassettare e scegliere con oculatezza. Ecco gli ingaggi ad hoc di Kvaratskhelia, Kim e Raspadori.
Stima ponderata si dice in materia di compra vendita.
Due società che raggiungono obiettivi assecondando la “regola”.
Due attuali esempi di gioco ed azienda.
Sarà una bella partita.