Mario Rui è il giocatore che non ti aspetti. Arrivato a Napoli il 13 luglio del 2013, è stato una figura tenuta sempre ai margini della società calcistica SSC Napoli e criticato per non essere all’altezza del livello della squadra.

Ghoulam, prima degli innumerevoli infortuni, aveva il ruolo da titolare nella squadra azzurra, tanto da essere rimpianto nel momento in cui non era presente in campo, in quanto considerato insostituibile.

Ma si sa, come non tutti gli alunni si trovano bene con lo stesso professore, così vale anche nelle squadre di calcio. E probabilmente questa è stata la reale causa dello scarso rendimento del terzino azzurro.

L’arrivo di Spalletti e il miglioramento del 6 azzurro

Con Gattuso tutto sembrava perduto, tanto che si vociferava di un ipotetico addio del portoghese da Napoli.

E’ con Luciano Spalletti che la storia è iniziata a cambiare e con essa anche il rendimento di Mario Rui.

Spalletti infatti è riuscito a modificare in primis il carattere molto irascibile dell’azzurro, che spesso gli faceva perdere la concentrazione necessaria per affrontare una competizione.

In effetti è evidente che il portoghese sia nettamente cresciuto a livello emotivo e personale il che si riversa, inevitabilmente, anche sulla tecnica di gioco.

Ed è proprio il nuovo gioco di Rui ad averlo premiato a titolare da inizio stagione. Oggi infatti, il 6 del Napoli è una figura indispensabile nella rosa da schierare, soprattutto in match importanti.

E’ diventato molto più offensivo, corre alla ricerca del pallone cercando di prenderselo con tutte le forze. E’ in grado di fare gioco di squadra cercando i suoi compagni per creare schemi. L’ultima sua grande prestazione è stata contro l’Atalanta, match nel quale ha costruito un gioco da maestro con : chiusure difensive, molte diagonali (a specchio con Zanoli) e conclusioni dal limite che hanno creato problemi anche a Musso.

Insomma un calciatore che finalmente ha mostrato a tutta la Serie A il suo talento e dunque il suo valore reale, pertanto è giusto che festeggi la “promozione” a “professore di terzino”. Ricordiamo infatti che il terzino portoghese ha il contratto in scadenza nel 2025, dunque chiunque sarà il suo successore o un suo futuro collega sulle fasce, dovrà fare i conti con la potenza del nuovo Mario Rui.