Comunque la si voglia vedere, la manifestazione mondiale è stata ed ancora è la vetrina più importante del calcio mondiale. Volenti o nolenti bisogna accettare che in Qatar si svolge la manifestazione che dice inequivocabilmente dove giocano e chi sono i calciatori più forti del pianeta. Poche chiacchiere, i valori reali si vedono su certi campi.
Napoli deve restare lucida ed attenta.
Fatta eccezione per i mostri Mbappé, Messi, Cristiano Ronaldo e Neymar jr. che frequentano aziende inarrivabili per Napoli, Milano e Torino, ci addentriamo in una modesta analisi del patrimonio aziendale calcistico delle squadre italiane.
Fuor di ogni valutazione su tasso tecnico, costo, stipendi e curriculum, il dato è chiaro.
Il Napoli non ha, al momento, calciatori di spessore realmente internazionale.
Naturalmente nascere in Slovacchia non è come nascere in Argentina o Brasile è chiaro, è destino.
Siamo ai quarti di finale, la Juventus porta in dote 6 calciatori tra Francia, Brasile ed Argentina. Il Milan 3 con il portoghese Leao. L’Inter 3 con due olandesi e l’argentino Lautaro.
Ciò vuol dire una cosa semplice. È molto probabile che queste squadre, avranno nel loro organico, un o più campioni del mondo.
È un dato irrilevante?
Forse o probabilmente no.
Cambia i destini di una squadra di club? Forse no ma probabilmente si.
Questo lo vedremo.
Resta il dato.
Il Napoli non ha calciatori che si sfidano per il vertice più alto.
Dobbiamo tenerlo a mente e rifletterci.
Dobbiamo sapere.
De Laurentiis si consola con il barese Cheddira, ai quarti con l’impresa storica del Marocco.
Questa si è davvero storia calcistica e di un Paese.
Il Napoli si ripresenterà al prossimo appuntamento.
America.
Pedagogista dello Sport