Il giorno dopo il disegno è ancor più nitido. L’entusiasmo si placa e possiamo consentirci un commento meglio “visto”.
C’è una immagine che si ripete. Intercettata più volte in Conte e successivamente in Lukaku. Lukaku che dimostra doti di leader.
Il gesto classico di chi portando le dita alle tempie, sta indicando “usiamo la testa”.
Mentre Conte si sbraccia indemoniato in panchina, Romelu in campo pare predicare calma e cervello.
È la nota più dolce della serata del Belga.
Il gol non ci “interessa”.
Degli aspetti tecnici, come ho ribadito più volte, ne discuteranno i colleghi meglio attrezzati.
Ci soffermiamo sugli aspetti “emotivi” per non scomodare la psicologia.
Il Napoli del primo tempo è immaturo, nel secondo impacciato.
Dall’ espulsione di Suzuki, inizia un nuovo match ma al fine della nostra analisi non fa testo.
Con Lobotka, Kvaratskhelia, Lukaku, Neres, Anguissa, Simeone ed il Parma senza portiere, la gara al fine di una “analisi” emotiva, non ha gran senso.
Alla terza di campionato, dopo Verona, Bologna e Parma, cosa è il Napoli di Antonio Conte?
Una novità.
Ecco una vera novità. Nel senso letterale del termine.
Probabilmente più che una rivoluzione, una ricostruzione, il Napoli 2024 – 2025, è una Novità.
Un nuovo tutto da fare.
Quanto tempo ci vorrà?
Anche questo sarà tutto nuovo.
Da verificare.
Conte lo sa.
Pedagogista dello Sport