Dopo le dimissioni di Roberto Mancini da ct della nazionale italiana il nome in pole per sostituirlo è quello di Luciano Spalletti. Sebbene sembra ci sia l’ok del tecnico di Certaldo, il nodo da sciogliere è la clausola che lega l’allenatore al Napoli.

L’avvocato Mattia Grassani, legale del Napoli, interpellato dall’ANSA ha così parlato della  clausola:

“La clausola impegna il Napoli e Spalletti, nessun altro. Poi non è vietato che un club o una federazione, interessati a ingaggiare l’allenatore, possano surrogarsi al tecnico, versando l’importo. Spalletti è padrone del suo destino. Se si colloca in un club piuttosto che in una federazione, quella somma è dovuta. Oppure resta fermo.

Poi Grassani aggiunge: “La clausola aveva lo scopo di ristorare il Napoli qualora Spalletti non avesse mantenuto la promessa di fermarsi per un anno, nella prospettiva che ci fosse una società concorrente. Nessuno – conclude – pensava a una federazione. E la Figc mai ha pagato un club per un allenatore. Questo è lo scoglio politico da superare”.