Gazzetta dello Sport:”Domenica speciale per Mazzarri, l’allenatore delle grandi emozioni i!
Gazzetta dello Sport:”Domenica speciale per l’allenatore delle grandi emozioni e del primo trofeo di De Laurentiis!”!”
La Gazzetta dello Sport di oggi mette in risalto i vari ex granata che domani cercheranno di fermare il Napoli nella sfida del 12.30 dell’Olimpico di Torino
Il più importante è sicuramente “Lamentino Mazzarri Il mister toscano, che che se ne dica, con il suo avvento diede una svolta al Napoli di De Laurentiis trasformandolo in un una squadra europea e dando emozioni bellissime al pubblico napoletano.
Arrivò in un momento particolare del Napoli.
La squadra era passata l’anno prima dal signore dei signori Reja a lugubre Donadoni Prima di arrivare Mazzarri il Napoli iniziò così male il campionato che De Laurentiis fu costretto ad esonerare Donadoni e Pierpaolo Marino che aveva fatto nascere il nuovo Napoli
Arrivarono Mazzarri e Bigon.
Due personaggi molto differenti tra di loro
Vulcanico e coreografico il primo mentre il secondo calmo e posato
L’avventura di Mazzarri stava iniziando malissimo.
Alla fine del primo tempo il Napoli perdeva contro il Bologna. Poi la rimonta con Maggio e Quagliarella
Quelle rimonte finali furono il marchio di fabbrica di Mazzarri
La più bella però si verificò a Torino allo stadio Comunale quando il Napoli affrontò l’odiata zebra bianconera.
Si perdeva 2-0 Mazzarri mise dentro Datolo e disse la famosa frase “E ora scatenate l’inferno “
E Inferno fu Infatti il Napoli accorciò le distanze con Datolo ( unico ed importante goal in maglia azzurra) poi pareggiò Hamsik e mentre tutti aspettavano il fischio finale in un azione di contropiede Hamsik beffò la signora con un goal che rimarrà nel cuore e negli occhi dei tifosi azzurri
Sullo stadio di Torino risuonarono i tamburi azzurri e anche da casa ci fu chi fece il giro intorno a d un tavolo stile Juary dei vecchi tempi tanta era la gioia per quella splendida serata.
Altre belle partite resero bella quella avventura di Mazzarri a Napoli
Come non ricordarsi dei duetti con Frustalupi (vice di Mazzarri e fidanzato ufficiale della Jolanda de Rienzo nazionale)
Come dimenticare la finale di coppa Italia di Roma vinta contro l’odiata Juve
Quando Hamsik e Cavani su rigore portarono il primo trofeo (più importante dei record personali)
Avrebbe potuto vincere anche La Super-coppa Italiana
L’’arbitro Mazzoleni e i suoi assistenti decisero che quella coppa doveva andare alla Juve nella sera (in Italia era un caldo pomeriggio di agosto) dello scandalo di Pechino quando il Napoli fu scippato di un trofeo che meritava di vincere
La fu il punto di distacco con la squadra del Napoli
Portò IL Napoli a giocarsi la Champions dopo tanti anni d’assenza, vincendo contro squadroni come il Manchester City di Mancini in quella splendida sera di fine novembre per 2-1 grazie alla doppietta del Matador
Poi vinse con il Chelsea per 3-1 e fu eliminato a Londra per decisioni tattiche sbagliate
Assurdo mettere Dossena, meglio mettere Fernandez al posto di Maggio e spostare Toro Campanaro a destra.
Concluse la sua avventura a Napoli facendo un giro di campo commovente nell’ ultima partita al San Paolo contro il Siena che certificò la qualificazione in Champions.
Chi c’era in quello stadio contro il Siena vide un uomo i cui sentimenti erano divisi a metà
Era contento del lavoro svolto (secondo lui, e obiettivamente, aveva fatto tutto per vincere il campionato italiano) ma era dispiaciuto di lasciare (divergenze con il presidente e come poteva essere) quel popolo che tanto aveva amato e tanto amore aveva ricevuto.
Pubblicato da Pasquale Spera
Mazzarri, un grande allenatore inadatto ad una grande squadra


Giornalista