Storie, aneddoti e segreti dello scouting

Euroscouting” è un libro in cui non si parla di metodologie con linguaggi tecnici e incomprensibili, non si parla di teorie astratte che lasciano poco, per non dire nulla, al lettore. In questo libro, scritto da Stefano Perna, si raccontano storie di calcio, e chi lo legge non può fare a meno di appassionarsi e anche di emozionarsi. Ci permettiamo di dire che il titolo può trarre in inganno, può sembrare che sia rivolto solo ad osservatori o talent scout, invece no, è per tutti coloro che amano il calcio e che vogliono conoscere qualcosa in più di questo mondo. È sempre interessante scandagliare nuove realtà, questo libro apre finestre su tanti mondi variegati e sfaccettati, ciascuno con le sue peculiarità, le sue tradizioni e le sue ambizioni.

La Liga, tra favole e realtà

Nel 2013/2014, in Spagna deflagrò la favola dell’Eibar che, contrariamente ai pronostici di inizio campionato, si ritrovò a festeggiare la promozione in Liga. Fu un anno denso di difficoltà, culminato con la retrocessione. Fortunatamente, per il club basco, si aprirono le porte del ripescaggio e si decise di bandire ogni forma di improvvisazione e di imparare dagli errori commessi al primo anno nel massimo campionato spagnolo. Ora l’Eibar è una delle più belle realtà della Spagna. Restiamo in Spagna, spostandoci in un’altra regione, la Catalogna, dove si staglia l’imperiosa sagoma di un colosso come il Barcellona, ma ci sono altre realtà, naturalmente più piccole, che rivendicano la loro identità.

Per il Girona, quello appena terminato, è stato un campionato amaro, terminato con il ritorno in Segunda Divisiòn. Ciò che colpì di questa squadra è il fatto che, dopo essere stata promossa in Liga, mantenne ben 9/11esimi della formazione titolare che si era guadagnata l’accesso alla categoria superiore. Questo succede pochissime volte in Italia, quasi mai, e non solo tra quelle che lasciano i cadetti per approdare in A, ma anche nel dilettantismo. Negli ultimi anni, le squadre passate dall’Eccellenza alla D, hanno sempre rivoluzionato gli organici, confermando pochissime pedine.

Restando sempre nella Catalogna, il libro si focalizza su un altro club, stavolta più conosciuto, come l’Espanyol. Se il confronto viene circoscritto alla prima squadra, non c’è paragone che tenga con il Barcellona, invece, a livello di settore giovanile, l’Espanyol compete e prevale contro i cugini blaugrana. Inoltre, siccome la legge del campanile non vige solo in Italia, l’Espanyol ha stretto una partnership con i rivali storici del Barça, il Real Madrid, per il quale ha valorizzato giocatori come Callejon, Asensio e tanti altri. Il libro non si ferma alla Spagna, analizza tante realtà del calcio estero.

Che intrecci, tra Premier e Napoli

C’è una curiosità che riguarda un club inglese come il Southampton che, nel ’75-’76, vinse la Coppa d’Inghilterra pur militando in Championship, una impresa simile, in Italia, l’ha realizzata il Napoli, nel ’61-’62. Ebbene, nell’anno dell’impresa del Southampton, a vincere la Coppa Italia fu proprio il Napoli, che sfidò gli inglesi nella doppia finale della coppa Italo-Inglese. Ad aggiudicarsi il trofeo furono i partenopei di capitan Totonno Juliano, che dopo aver perso di misura in trasferta, si imposero con un poker al San Paolo.

In Belgio c’è chi coltiva il talento

Il Genk è un club belga molto giovane, nato nel 1988, che ha fondato le sue fortune sullo scouting e sul settore giovanile. Non è un caso che sia stato un vivaio florido, non solo per i club più ambiziosi d’Europa, ma anche per la Nazionale con i vari Courtois, De Bruyne. Inoltre, sempre dal Genk, sono stati scovati giocatori che eccellono nel campionato italiano, si pensi a Koulibaly, tra i più forti difensori centrali del mondo, a Milinkovic-Savic, decisivo nella vittoria della Coppa Italia della Lazio.

Islanda… non solo ghiacci e fuoco

Stefano Perna, per allargare il raggio, è arrivato a toccare anche le Nazionali, come l’Islanda, un Paese di soli 338mila abitanti, che è cresciuta tantissimo negli ultimi anni. Nel 2002, il governo islandese mise al centro lo sport per arginare il fenomeno dell’alcolismo, i risultati? Un quarto di finale di un Europeo e la qualificazione agli ultimi Mondiali in Russia. Meglio fermarsi qui, questo è solo il 20% del libro, l’80% è ancora tutto da scoprire.

Come ragiona un direttore sportivo lungimirante

Sono spiegati con dovizia di particolari tanti concetti fondamentali, come la capacità di un direttore sportivo di accaparrarsi un giocatore reduce da un’annata negativa ma desideroso di rilanciarsi, la rete di esperti che deve pronunciarsi su un elemento notato da un talent scout, l’importanza della scolarizzazione per i più giovani. Chi ama il calcio non può non leggere “Euroscouting”!!!

Maurizio Longhi

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