Le trattative per gli ex di Ancelotti: tra utopie, bufale e colpi possibili
Ieri Premium Sport ha rilanciato l’idea di un arrivo di Di Maria sotto il Vesuvio.
In realtà l’arrivo di Ancelotti ha, soprattutto nei primi giorni, a dire il vero, portato tra addetti ai lavori e tifosi un entusiasmo pari alla vincita di un super enalotto.
Si leggono quotidianamente nomi in passato raramente accostati al Napoli.
Ogni ex pretoriano di Ancelotti pare in procinto di vestire l’azzurro.
La strategia azzurra per la Champions League
Scherzi a parte, nei primi incontri con Ancelotti, è realmente emersa la comune volontà di portare a Napoli almeno un profilo “non da Napoli” nel senso positivo del termine.
Per provare a soddisfare l’obiettivo societario di un cammino lungo nella massima competizione europea, fonti interne alla società, fin dal primo incontro, ci hanno informato che Ancelotti ha sì sposato la politica societaria, attenta all’equilibrio finanziario, ma ha comunque evidenziato come, per la Champions League, fosse necessario acquisire almeno uno o due giocatori, non giovanissimi già abituati al palcoscenico continentale.
In pratica un target analogo al Dani Alves acquistato dalla Juventus due stagioni orsono.
Tra i giocatori già allenati dal tecnico azzurro il più entusiasta nel seguirlo sarebbe Karim Benzema, ma la strada per il franco-algerino è quantomai improba: il centravanti ha ancora un contratto lungo, con il Real Madrid che gli assicurerà oltre 27 milioni fino al 2021.
Più semplice sarebbe arrivare a Vidal, che ha un solo anno di contratto con il Bayern e potrebbe anche firmare un triennale da 6,5 milioni, in pratica comportando, rispetto all’uscita di Hamsik un aumento complessivo sul monte ingaggi, pesante ma sostenibile, di circa sei milioni.
Tuttavia, il curriculum extra-campo del cileno ed il forte gradimento di Ancelotti per Fabian Ruiz, reale sostituto di Hamsik, hanno via via fatto scemare questa opzione.
Il Chelsea darebbe David Luiz , in cambio di Sarri, anche domani , ma i precedenti in difesa del brasiliano fanno venire non pochi incubi, basti pensare al Maracanazo del 2014, in cui il James Senese bianco fu umiliato dagli avanti tedeschi nel celeberrimo 1 a 7.
Il vero colpo possibile è Di Maria, ecco perchè.
Il nome di Angel Di Maria, merita, invece più di una riflessione, al di là delle indiscrezioni che ci arrivano circa la non impossibilità dell’operazione.
Da un punto di vista strettamente tecnico, il giocatore ha vissuto con Ancelotti, la sua stagione più bella, vincendo da protagonista la Decima con il Real, non riuscendo poi a ripetersi come rendimento nelle successive stagioni, passando dai disastrosi periodi all’Old Trafford con il Manchester United, alle alterne fortune a Parigi.
Sotto il profilo economico, l’argentino ha un solo anno di contratto, con i parigini, fino al 2019, per circa dieci milioni di euro.
Ovviamente non potrebbe pretendere lo stesso stipendio per più anni ma dovrebbe accettare una riduzione stile Ancelotti.
Il Psg deve effettuare vendite per 60 milioni entro il 30 giugno
Il Psg ha evitato sanzioni più dure dall’Uefa ma deve comunque provvedere ad introitare, tramite cessioni, ben 60 milioni entro il 30 giugno.
Vista l’ipertrofia di attaccanti e mezzepunte, i nomi finiti sul mercato sono quelli di Guedes (in prestito al Valencia nell’ultima stagione) Pastore e Di Maria, restando incedibili almeno per il momento Cavani, Neymar, Mbappè e Draxler.
Se Pastore sembra prossimo al West Ham, al momento non si registrano grossi rumors su club vicinissimi all’acquisto di Di Maria.
Adidas e Mendes: due alleati di De Laurentiis.
Ci sono però due aspetti che rendono questo affare più possibile del previsto:
Di Maria è sponsorizzato dall’Adidas ed è gestito dalla Gestifute di Jorge Mendes.
Con Adidas il Napoli non dovrebbe incappare in problemi relativi ai diritti di immagine del giocatore, anzi.
Voci insistenti vogliono il Napoli pronto a legarsi alla famosa casa di abbigliamento sportivo a partire dal 2019 con un contratto di lunghissima durata.
I primi segnali di questa partnership nascono dalla sponsorizzazione di Lorenzo Insigne, legatosi al marchio Adidas con la benedizione del Napoli, che salutò così a marzo il matrimonio: “Ringrazio adidas che con questo accordo ci accoglie nella sua grande famiglia” – commentò Aurelio De Laurentiis – “Spero che tra il Napoli e Adidas possa nascere una collaborazione continuativa anche con altri calciatori ed altre iniziative. Sono certo che i nostri tifosi in Italia e nel mondo guardano con interesse e soddisfazione a questa nuova amicizia ed alle attività di business che la stessa potrà generare”.
Quanto all’agente del giocatore, Jorge Mendes, nei mesi scorsi il binomio tra questi e De Laurentiis ha generato il rinnovo di Ghoulam, l’accordo per Grimaldo e l’intermediazione per l’acquisto di Rui Patricio, con questi ultimi due che non hanno vestito l’azzurro solo per eventi imprevisti, ossia il secondo infortunio di Ghoulam che ha allontanato le pretendenti e la guerra contrattuale del portiere con lo Sporting dopo le aggressioni subite, ad opera dei tifosi, da Rui Patricio ed altri giocatori del club biancoverde.
Anche l’acquisto del semi-sconosciuto Vinicius Morais, rientra nell’alleanza con il re portoghese e, prima dell’arrivo di Ancelotti, in molti pronosticavamo l’arrivo di un allenatore, per la panchina azzurra, proveniente dalla scuderia della Gestifute.
Di Maria sarebbe pertanto il nome che riunisce diverse condizioni favorevoli: è legatissimo al tecnico, deve rilanciarsi, è sul mercato, ha sponsor “amico del Napoli” ed un agente in ottimi rapporti con la proprietà.
Tecnicamente il calciatore, che sostituirebbe numericamente Callejon, potrebbe, in realtà rivestire diversi ruoli e permetterebbe al tecnico di variare più moduli, passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1 fino all’amato albero di Natale.