Il Presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, e il Dirigente Sportivo dell’Inter, Giuseppe Marotta, sono stati invitati al Palazzo Reale a Piazza del Plebiscito per i 130 anni del quotidiano Il Mattino.
I due hanno rilasciato delle importanti dichiarazioni in conferenza stampa.
Le parole di Aurelio De Laurentiis
La domanda fondamentale che è stata posta al presidente azzurro è relativa al problema del calcio italiano. La supposizione è che il problema reale risieda nella politica intorno al mondo calcistico.
La risposta di De Laurentiis è stata particolarmente dettagliata, tanto che l’imprenditore romano, ha addirittura avanzato delle accuse
“Nei ruoli istituzionali calcistici ci sono persone che nella loro vita raramente hanno avuto a che vedere con il mondo del calcio. Poi in realtà questi signori non hanno mai frequentato una società di calcio contemporanea, fanno finta di conoscerli, ma in realtà non li possono nemmeno immaginare e capire, succede che per loro è fondamentale mettersi una medagli a istituzionale per comandare il più a lungo possibile.”
“Credo che la UEFA influenzi tutto il panorama calcistico. noi abbiamo il problema dei politici italiani.
“Adesso per fortuna abbiamo la Vezzali che ci sta dando una mano. Oggi abbiamo Casini che è una persona capace di capire dove si deve intervenire dal punto di vista legislativo.”
DeLa contro l’Europa e la Melandri
Ma torniamo all’Europa: si mette la medaglia, fa un torneo dove la Champions HA LA SUA IMPORTANZA, l’Europa League conta di meno ma fa spendere molte energie e la Conference League è inesistente. Fa tutti questi tornei perché più allargo il giro e accontento tutti e più mi rieleggono. E noi facciamo i pulcinella. ”
“La Melandri ha fatto una legge, non sapendo nulla di calcio, che ci ha atterrato. Lei in maniera populista voleva accontentare tutti. Lei ha fatto scrivere una legge da un’ignorante che ci ha portato alla deriva e utile solo per il loro tornaconto. Noi abbiamo dato a vari agenti la possibilità di vendere quello che noi facevamo, a loro uso e consumo, per i loro interessi. C’è il rischio ci continuare con questa tiritera se non cambiamo rotta. ”
Una riflessione sui tifosi e una critica alle mafie
“Il nostro referente è il tifoso che si divide in due tipologie: quello allo stadio e quello che ci guarda in televisione. Sono due tipologie di tifoso diverse… Margaret Thatcher nel 1986 fece una legge che migliorò il calcio inglese. Decise di bannare gli Hooligans fuori dagli stadi e nemmeno nei pub, ma solo in casa, altrimenti sarebbero stati arrestati.”
“Negli stadi, se un cliente si alza durante la partita, viene ripreso dallo steward la quale ti allontana se non rispetti il regolamento.“
“Quando ti rendi conto che il Ministero degli Interni per controllare il territorio italiano, quando c’era il problema dell’ISIS, ha dovuto fare un accordo con: Mafia, Ndrangheta e Camorra perché gli mancano gli uomini per poter fare ‘intelligence, è nomale che rispondano ‘non mi rompete le scatole’ con i 10 stadi italiani, fate fare quello che vogliono li dentro.”
“Io ho fatto una fatica tremenda nel 2014 per far cambiare la legge dall’allora Ministro degli Interni, perché potessero essere DASPATI, chi aveva commesso omicidi, furti, spaccio di droga nei precedenti cinque anni.”
“Questo è un Paese straordinario dove non si sono messe mai le cose in ordine. La associazioni mafiose si è arricchite fuori dall’Italia, hanno le quarte generazioni che studiano nelle migliori università del mondo, sono i proprietari dell’Isola di Manhattan, allora liberiamocene dal nostro bel paese.”
“La Campania è la terra dell’eccellenza che abbiamo lasciato in mano alla disperazione.”
In merito alla costruzione del nuovo stadio
“Se io non ho la certezza chi chi frequenta il mio stadio, perché io dovrei spendere milioni nella costruzione di una struttura che sia capace di vivere 7 giorni su 7. il problema non è Gravina, perché in tre anni non ha fatto niente.”
“Perché il governo non adotta la legge creata da Margaret Thatcher? Se cosi fosse darei tutti i soldi necessari per la costruzione dello stadio.”
“Io sono stato al gioco perché presentai nel 2008 un progetto, che non fu preso inconsiderazione. Inoltre Rocco Crimi tesoriere di Berlusconi, sebbene dovesse scrivere la legge sugli stadi, con la caduta del governo passò al sindaco di Firenze che fece una legge inattuabile.”
“De Magistris prese il mio progetto, dove dissi che avrei messo 70 milioni per costruirlo, e lo buttò perché voleva uno stadio da 55000 posti. Gli altri (Inter e Milan ndr) hanno il problema di San Siro sono due società forse devono fare i due stadi separati o forse no. Ognuno potrebbe avere una mentalità diversa perché le proprietà sono diverse da una parte c’è la Cina, dall’altra parte c’è l’America e tra poco forse la Cina passerà all’America pure lei. In questa incertezza totale dove io sono arrivato fresco da Los Angeles quando ho scoperto che il Napoli era fallito. Vado nella mia bella Capri a farmi dieci giorni di vacanza e prima di ritornare a Los Angeles, mettendo 37 milioni, ho preso un pezzo di carta. Mi ricordo che Galliani mi prestò un calciatore. Con tre settimane di ritardo comprammo le magliette dal tabaccaio ci allenammo su i campi a Paestum. Io ho giocato a basket e di calcio non ci capivo niente.
Un ricordo dell’infanzia ….
“ Venivo da una famiglia che si è internazionalizzata col cinema ed è chiaro che in un bambino veniva presentato il Napoli come un fatto molto rappresentativo. Però io non sapevo giocare a calcio e voi sapete che ai bambini che non sanno giocare a calcio gli fanno fare gli arbitri. Io l’arbitro non lo voglio fare, se non di eleganza. Io giocavo a basket e quindi presi il Napoli senza sapere nulla e mi sono preso tanti di quegli sputi sulla testa nei campi di Serie C quando andavamo a Foggia; lì incredibile ci dovevano chiudere 45 ore nello spogliatoio con la polizia che aspettava fuori”.
Il problema dell’abbandono del mondo del calcio dai ragazzi
“Perché i ragazzi da 8 a 18 anni stanno abbandonando la visione del calcio? Perché chi è al comando è vecchio. Chi fa il capo di questo è di quell’altro non sta in famiglia con i propri figli e nipoti. Qui bisogna riuscire a capire perché questa partita di calcio è diventata una rottura di palle. Bisogna chiamare Ceferin e Infantino e fare una bella indagine. Lo cambiamo questo calcio? C’è tutto un mondo da cambiare. È sbagliato il modulo del calcio, bisogna ringiovanire tutto, anche i vertici”.