Eugenio Albarella, preparatore atletico napoletano, che ha lavorato anni addietro in Cina, è intervenuto oggi ai microfoni di Radio KK , per parlare della stagione che sta per iniziare.

“Siamo di fronte ad un annata anomala, saranno due campionati in uno, un po’ come avviene in Sudamerica con il torneo di apertura e di clausura”.

La nuova preparazione atletica

La preparazione atletica è molto cambiata negli ultimi anni, sottolinea Albarella, poiché le vicende legate alla pandemia hanno costretto gli allenatori ad un continuo adattamento, circa i giocatori disponibili, un working progress, che la farà da padrone anche quest’anno.

Tutte le squadre si stanno preparando per partire forte all’inizio, chi come il Napoli giocherà anche le coppe, avrà 25 partite da disputare prima della lunga sosta dal 16 Novembre.

Parliamo, dunque, di un impegno ogni tre giorni, che necessariamente porterà ad un nuovo ritiro, una nuova preparazione nei mesi invernali, in attesa di una seconda parte di stagione, che a ragion veduta, possiamo considerare un altro campionato.

Alla ripresa, tra l’altro, il Napoli ha già bloccato Solbakken, svincolato da Gennaio, proprio per presentarsi subito con un asso nella manica.

Albarella poi parla di Kim, che conobbe nel lontano 2014, in occasione di un torneo asiatico, paragonabile ai nostri Giochi del Mediterraneo. In quel periodo il nuovo difensore del Napoli, aveva solo 17 anni, ma era già titolare della nazionale under 20 coreana.

Chi è Kim ?

“Mi fece subito un’ottima impressione, nonostante la giovane età, per la sua fisicità  ma anche per capacità di gioco. Capii subito che avrebbe fatto strada. È molto forte di testa, molto bravo nell’anticipo, sa impostare bene l’azione e se la cava con entrambi i piedi. Se posso trovargli un difetto, va in difficoltà nell’uno contro uno, poiché proprio per il suo fisico affronta l’avversario frontalmente, ma è un difetto che un allenatore esperto come Spalletti, può senz’altro migliorare “.

Ci racconta anche un aneddoto simpatico, in Asia i giapponesi vengono considerati come la nazionale brasiliana, per le loro capacità tecniche e modo di giocare, mentre la Corea viene accostata all’Argentina per il suo temperamento. “ Kim ha la garra sudamericana, come giocatore mi ricorda Lucio quando venne in Italia”.

La garra il coreano l’ha fatta vedere subito nei primi allenamenti a Castel di Sangro, entrando duro su Osimhen, con cui c’è stato uno scambio di vedute.

Poi però ne ha parlato in termini entusiastici nella sua prima conferenza stampa di presentazione, nella quale non si è certo nascosto, parlando di Cannavaro, come sua Musa ispiratrice.

Paragone pesante, soprattutto a Napoli, ma ha mostrato anche la giusta umiltà, sottolineando come Kalydou Koulibaly, sia un calciatore insostituibile. Molto probabilmente uno scampolo di partita, domani nell’amichevole contro il Majorca, gli sarà concesso.

La piazza partenopea è curiosa e impaziente di vederlo in campo, dopo che il suo video in gnam gnam style, lo ha già reso molto simpatico a tutti.