La storiella del nonno di Younes è di quelle che credono solo coloro che ritengono che qualsiasi voce possa arrivare dalla società azzurra sia non solo credibile, ma vera, al di sopra di ogni sospetto.
Bastava fare un piccolo ragionamento per capire che non fosse possibile. Il ragazzo era arrivato qualche giorno prima, fatto le visite, è andato allo stadio per vedere la partita. Non sapeva che il nonno stava male? Possibile che la triste notizia gli sia arrivata il lunedì mattina? E poi un professionista può rinunciare ad un trasferimento perché il nonno non sta bene?
Tutti noi abbiamo utilizzato chissà quante volte la scusa del nonno ammalato alle elementari per evitare una interrogazione. I più audaci lo hanno “fatto anche morire”, per quel motivo. Diciamo che non è una cosa molto credibile.
Cosa è successo allora? Scartiamo l’ipotesi che sia stata la Juve a chiedere aiuto al Bayern Monaco. Marotta può tranquillamente dare indicazioni al Sassuolo, anche se poi la decisione finale spetta sempre alla società emiliana. Ma ce lo vedete lui o addirittura Agnelli alzare il telefono e chiedere a Rummenigge o chi per lui la cortesia di prendere un giocatore per evitare che il Napoli si rinforzi? Diciamo tutta, è addirittura meno verosimile della scusa del nonno malato. Per altro il Bayern, che è concorrente della Juve in Champions, magari avrebbe convenienza a che la Juve sia anche distratta dal campionato, e non possa dedicarsi solo alla Champions.
Se il giocatore ha cambiato idea deve essere successo qualcosa a Napoli, un qualcosa che lo ha consigliato a chiamare un taxi improvvisamente e ad andare via insalutato ospite da Castelvoleturno. A proposito: ma perché mai il ragazzo era a Castelvolturno? La cosa più sensata era procuragli una stanza in uno degli alberghi del lungomare, con un interprete, ovviamente, ed un dirigente azzurro che tra domenica sera, la giornata di lunedì, fino al giorno della partenza, lo scorrazzasse a vedere le bellezze della città.
Invece Younes è stato portato al Villaggio Coppola (non a Castelvolturno, che sia pure piccola, è una cittadina, in un albergo, sia pure di lusso, che a dicembre non ospita nessuno, a meno che non ci sia qualche convegno. C’è da impazzire in una simile situazione, senza neanche la possibilità di seguire gli allenamenti della squadra, in modo da ingannare il tempo. In una situazione del genere il minimo che puoi pensare di fare è prendere il primo treno e tornare a casa…
Giornalista