Focus Euro 2020: I panzer tedeschi pronti ad alzare un trofeo
GERMANIA – La vittoria iridata in Brasile aveva portato a credere che ci sarebbe stato un dominio simile a quello della Spagna dal 2008 al 2012. Invece, nonostante il calcio tedesco continui a sfornare talenti in serie, la Nazionale è andata a sbattere contro la Francia nella scorsa edizione dell’Europeo e agli ultimi campionati mondiali è clamorosamente uscita nella fase a gironi. Una debacle da cui i ragazzi di Loew non si sono ripresi prima del 2019, perché anche la Nations League è stata un disastro.
COM’È ARRIVATA ALL’EUROPEO – Il 2019 sembra aver ripristinato vecchi equilibri e ridato fiducia a Kroos e compagni, che nel percorso di qualificazione a Euro 2020 hanno conquistato 21 punti, perdendo solo la partita casalinga contro l’Olanda e mettendo a segno tantissime reti. Un girone per la verità piuttosto semplice, una formalità sbrigata senza troppi problemi.
Olanda-Germania 2-3
Bielorussia-Germaina 0-2
Germania-Estonia 8-0
Germania-Olanda 2-4
Irlanda del Nord-Germania 0-2
Estonia-Germania 0-3
Germania-Bielorussia 4-0
Germania-Irlanda del Nord 6-1
FORMAZIONE TIPO – (4-2-3-1) Neuer; Klostermann, Sule, Ginter, Schulz; Kimmich, Kroos; Gnabry, Reus, Brandt; Werner.
STELLA – Toni Kroos – La ribalta, spesso e volentieri, se l’è presa Serge Gnabry (insieme a Timo Werner e Kai Havertz), ma il vero faro della Germania è il centrocampista del Real Madrid, elemento insostituibile in mezzo per la capacità di dare equilibrio e l’intelligenza tattica. Gli ultimi 12 mesi non sono stati i migliori della sua carriera ma in Nazionale trova sempre le motivazioni giuste. In un’intervista rilasciata qualche mese fa, ha dichiarato di voler lasciare la selezione qualora riuscisse a vincere l’Europeo.
IL COMMISSARIO TECNICO – Joachim Löw – La magia sembrava essersi interrotta sul più bello, quando avrebbe dovuto raccogliere i frutti di una lunga semina. La Germania si è fermata in Brasile e ha patito il ricambio generazionale. Via, uno dopo l’altro, i vari Hummels, Boateng, Muller, Klose, Lahm, Podolski, Schweinsteiger, tagliati (salvo ripensamenti) Khedira, Draxler e Gotze; Loew si è prima trovato un po’ spaesato, poi ha attinto nell’infinito serbatoio del settore giovanile, trovando nuovi giocatori da plasmare. Adesso, quella tedesca è di nuovo una squadra che fa paura, con cui tutti dovranno fare i conti.
Giornalista