In esclusiva per minutidirecupero.it, è intervenuto il professor Ruosi. L’ortopedico e traumatologo della Federico II di Napoli a Minutidirecupero.it: “Per ora sono solo ipotesi, ma abbiamo riscontrato diversi elementi ricorrenti tra i casi presi in esame”.

Sulla presunta incidenza del covid negli infortuni come quello occorso a Ghoulam?
La questione in realtà è una curiosità di tipo occasionale legata al fatto che, finora, abbiamo assistito a diverse situazioni di lesioni occorse a pazienti di rientro da isolamento da Covid-19, quindi cominciamo col dire che si tratta inizialmente di coincidenze. Quando si nota però che il discorso comincia a ripetersi nel tempo, allora può essere anche che ci sia dell’altro ma fino a prove contrarie parliamo di ipotesi, quindi semplice motivo di studio. Andando ad approfondire, i casi considerati sono relativi ad atleti agonisti, non solo nel mondo del calcio maschile e femminile ma anche, ad esempio, nello sci. Abbiamo visto il caso di Ghoulam dopo aver osservato infortuni a uno sciatore e una sciatrice, due ragazze del Napoli femminile, con infortuni verificatisi grossomodo in un lasso di tempo similare dopo il recupero. Partendo da qui, abbiamo appurato che il virus va ad intaccare il tessuto muscolare e tendineo del corpo, motivo per cui, logicamente, considerato l’indebolimento della struttura muscolare, quella protezione che pensiamo di avere in un atleta allenato, protetto da una corazza frutto di anni di allenamenti, può venire a mancare. L’altro elemento da notare, è che spesso ci siamo trovati di fronte a eventi traumatici apparentemente non troppo gravi, ma che invece hanno portato a diagnosticare infortuni più gravi del previsto: essendo la struttura muscolare e tendinea più debole, il trauma non viene assorbito, ovattato, come avverrebbe normalmente, per cui si ha un risultato negativo acuito. Ripeto, per ora andiamo per ipotesi, poi vedremo se i fatti ci daranno ragione”.

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