Inter –Lazio era la penultima partita del’ anno solare . Anno solare che ha visto il Napoli battere tutti i record però con la pecca di non aver alzato nessun trofeo , cosa che ci auguriamo succeda nel 2018 ( chi vi scrive vorrebbe meno record e più trofei come tutti ) Il primo tempo era di una noia totale tanto che la partita di Natale era più allegra di questa .Nei primi 45 minuti si potevano contare poche azioni . La Lazio comunque era più produttiva dell’Inter che aspettava , forte del suo non gioco , la squadra romana bianco -celeste che prima con Luis Alberto al 14’ e poi con Immobile che al pari di Ciccio Graziani detto la ciuccia sbagliava da pochi passi ( 17’) tentava di passare in vantaggio . Al 20’ era Savic che con un tiro da fuori area impegnava “ Superman “ Handanovic che deviava in angolo (20) Al 29’ prima azione del ‘Inter ed unica nei 45 minuti con Peresic che con un piattone da pochi passivoleva segnare ma Strakoscha deviava in angolo. Alla fine del primo tempo c’era una autrotarversa di Peresic che voleva essere comunque protagonista . Il secondo tempo era più vivace , L Inter cercava di attaccare ma era fruscio di scopa nuova in quanto solo con Borja Valerio tentava la via del goal ma Strakosha deviava in angolo . Dopo questa azione la Lazio sfruttando la sua arma migliore il contropiede cercava di mettere in difficoltà la difesa nero-azzurra . Al 59 l’arbitro Rocchi dava inizialmente il rigore alla Lazio per un fallo di mano di Skriniar ma il pallone aveva toccato di piede prima di finire sulla mano . L’arbitro veniva richiamato del Var e rivedeva le immagini e non dava giustamente il rigore . Ancora la Lazio con Felipe Andersoon con un bel diagonale cercava di mettere in difficoltà l’Inter . Poi era Parolo che tentava la via del goal L’Inter in campo non esisteva e si affidava solo a super Handanovic La partita finiva 0-0 e l’ Inter vedeva da lontano la targa della capolista che aveva queste iniziali : NA come Napoli o come” na vot nui stevem arret” ora siamo avanti e se il presidente avesse il coraggio e abbandonasse quella ottusa tirchieria quel sogno potrebbe diventare vera realtà un sogno che oltre ad essere una realtà è un sogno d’amore ( come diceva una vecchia canzone ) : di amore verso i colori azzurri .
Pasquale Spera
Giornalista