Come noto, il Napoli sta insistendo per il giovane spagnolo Fabian Ruiz, con l’intenzione di regalare ad Ancelotti un colpo importante per il centrocampo. Fabian Ruiz aveva una clausola di 15 mln, aumentata a 27 mln dopo il rinnovo fino al 2023.
Centrocampista possente, ma non un semplice mediano, ha caratteristiche simili a quelle di Milinkovic Savic.
Ruiz ha esordito da titolare alla quinta giornata della stagione da poco conclusa e poi non ha perso più il posto con il Betis. Il ragazzo non godeva della stima dell’ex tecnico Gustavo Poyet e la scorsa stagione è andato in prestito in seconda divisione, all’Elche.
Quest’anno l’esplosione, culminata con la rete nel derby sevillano Il tecnico Setién ha creduto presto in lui.
Ruiz è poliedrico, essendo capace di svolgere varie funzioni. Aiuta in fase di costruzione, rientra in fase difensiva, avanza il baricentro, costruisce… E ha mostrato notevoli progressi fisici e caratteriali.
Ricordiamo che Setién è un tecnico che utilizza una varietà enorme di moduli, praticamente tutti quelli possibili con la difesa a tre e la difesa a quattro. In questo contesto, un “trasformista” come Ruiz non può che sentirsi totalmente a proprio agio.
Il Betis costruisce il gioco con la salida lavolpiana, metodo riproposto in versione 2.0 da Guardiola e ripreso poi da Sarri nel Napoli. Il tecnico catalano lo ha studiato nella sua esperienza di metà anno con i Dorados de Sinaloa. Non è un mistero il fatto che Sarri abbia studiato il buon “Pep” per proporre il gioco straordinario che tutti hanno ammirato al Napoli. Facile pensare che un esteta del gioco come Ancelotti dia continuità al gioco di Sarri. Il Milan che trionfava in Europa con il tecnico emiliano non usciva dal pressing come le squadre di Guardiola, ma a partire dal vertice basso di centrocampo, la falsariga era quella.
Il gioco di Quique prevede che, in uscita, un difensore si allarghi mentre a centrocampo Fabian Ruiz si muove verso l’esterno, occupando lo spazio opposto, quello tra il difensore centrale e il terzino, con quest’ultimo che sale. Grazie alla sua enorme intelligenza tattica, nonostante la giovanissima età, Ruiz si abbassa, fungendo all’occorrenza da terzo centrale.
Il classe ’96 spagnolo è molto bravo nelle due fasi: pressa, tampona, costruisce, conclude, partecipa al gioco offensivo.
Ruiz è fortissimo nella prima costruzione, sia in uscita dal pressing, sia quando c’è da impostare, riuscendo a gestire il pallone con sicurezza e precisione e dimostrando grandi abilità di smarcamento.
Abbiamo prima parlato della somiglianza con Sergj Milinkovic-Savic: questa somiglianza risiede nello stile di gioco quasi box–to–box. Le difese avversarie hanno grosse difficoltà a prevedere i movimenti dello spagnolo, data la sua grande capacità di far male pur partendo da lontano.
Le due romane erano interessate, probabilmente lo sono ancora, ma non hanno affondato il colpo, ragion per cui il Napoli è passato in vantaggio.
Il ragazzo, per quanto già pronto per giocare titolare nel Napoli, è ancora un progetto di grande giocatore, è per questo motivo, questa finestra di mercato è probabilmente l’ultima per poter anticipare i top club mondiali.
A cura di Vincenzo Di Maso


Giornalista