Cosa è questa pazza estate napoletana?
Un rassegnarsi a dolorose partenze senza opportuna sostituzione o il tentativo nemmeno troppo velato di un nuovo percorso aziendale e sportivo? Il Napoli non è più una piazza appetibile da calciatori di rango o piuttosto le linee aziendali non chiare spaventano ed allontanano?
Le partenze eccellenti, gli inviti a far valige e le fughe notturne, spingono quantomeno ad esser giustamente preoccupati.
I cavalli sono usciti dalla stalla ed hanno pure distrutto la staccionata.
Fuor di metafora, senza una comunicazione chiara da parte del presidente è davvero troppo difficile trovare il bandolo della matassa.
Così ci dedichiamo al gioco delle interpretazioni


Ad ogni partenza illustre o meno non immaginando rimpiazzi e strategie, ci si “strugge” tra il meglio prima o meglio dopo?
Ultime voci di mercato e riteniamo siano solo voci di un mercato fin troppo silenzioso e privo di gran colpi, dicono Navas, Dybala e Simeone.
Ora a prescindere dai nomi e dal fatto che possono essere raggiunti o meno, resta da capire di che “idea” parliamo. Perché Navas? Perché Dybala?


Perché Navas se hai Ospina e soprattutto perché Dybala se hai Insigne, Mertens e Politano?
Prendere Dybala a certe cifre non è garanzia di successo. Non è certo il nome di un ottimo calciatore che ti raddrizza il progetto. Non è certo solo Navas il portiere ottimo che può sopperire ai piedi di Meret ed alla mancanza del centrale di difesa.
I nomi contano poco, pochissimo, contano molto più le idee e queste a Fuorigrotta paiono mancare. Gravemente mancare.
Proprio non troviamo il bandolo se non accettare che siamo nel bel mezzo di “Panettolandia”. Della serie vacanze di prima estate a Napoli.
La fiera dei sogni infranti.
Domani Aurelio,che ama i colpi di scena, potrebbe stupirci, si potrebbe presentare a Dimaro con le sue battute o perché no con un colpo a sorpresa.
Se per Inler c’era stata la Msc e la testa del leone ora ci si potrebbe aspettare uno zoo ed un aereo, chissà.
Domani è un altro giorno, vero Rossella?





