E alla fine Arek Milik, ex Ajax, andrà al Marsiglia al termine di un periodo piuttosto lungo e travagliato di stasi e dispettucci con il calcio Napoli. Tutto nacque di fronte alla proposta di rinnovo della società azzurra, anche piuttosto cospicua, cui rispose in maniera spocchiosa e altezzosa l’ariete polacco, forse vittima di complessi di superiorità.

I sogni in bianconero

Si riteneva da Juventus Arek, un po’ per gli apprezzamenti di Sarri un po’ per i messaggini di Paratici. I mesi passavano, il telefono da Torino suonava di rado, ciò nonostante il buon Arek si vedeva come spalla di CR7 e Dybala, ideale eureka per la formula Champions bianconera. O’ lusingo è mezzo sollievo, dicevano gli antichi napoletani, ma anche a quelli coevi.

Del resto pure Fracchia faceva sogni mostruosamente proibiti di conquiste amorose e c’è una versione molto più costosa e spettacolare con Ben Stiller per cui si scomodo’ perfino Sean Penn…E così Arek rifiuta sdegnato Firenze: ma comme, io sono Arek Milik posso mai fare il centravanti viola? Con Aurelio De Laurentiis che, a mio modesto avviso, avrebbe dovuto coinvolgere Tommaso Bianco per farlo ragionare.

Il Marsiglia

Intanto la Juve si gode Morata, sonda perfino Quagliarella e Altafini per il ruolo di vice,  Milan e Inter pure si ritrovano a corto di liquidi e Arek, che a malapena ad agosto avrebbe accettato la Roma, accetta l’Olimpique Marseille, che terrà pure una bella storia,  ai tempi di Tapie, Waddle e Papin tremare il Milan faceva, ma oggi più di un allenatore con fama di Special two, non ha.

Vivacchia ai margini della zona Champions in attesa di suicidi di Lille e Lione molto molto improbabili. Alla fine, se era questione di soldi Milik avrà avuto ragione, ma se era una questione di ambizioni superiori  forse parafrasando De Crescenzo, Aurelio dovrebbe dirgli: Sì alla fine guadagni pure bene, ma fai na vita di m…(sportivamente parlando), ma ti sei fatto bene i conti? Ti conviene?

Foto di Luca Mainolfi

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