Zola : Kvara è un numero 10 !

A dirlo è un grande numero 10, cresciuto all’ombra di Maradona e di quel Napoli, pieno di campioni, in una lunga intervista, rilasciata alla Gazzetta dello Sport.

Gianfranco Zola, parla della sfida tra partenopei e bianconeri, soffermandosi sui veri dieci in campo, nonostante il numero di maglia dica altro:

“Ormai i numeri 10 si sono spostati sulle fasce. Kvaratskhelia ha le caratteristiche dei trequartisti di una volta. Mi piace molto perché è tatticamente ordinato e diligente”

Col tamburino sardo, inevitabile parlare di questo Napoli, una piazza che lui conosce molto bene:

“Il Napoli sembra una squadra spagnola. Ha capacità di costruire dal basso, con qualità e ha facilità nell’andare a prendere gli avversari, nella loro metà campo”

Da quest’anno Zola commenta la Champions League per Prime, dove gli azzurri hanno fatto grandi cose. Alla lunga può rappresentare un problema, l’impegno europeo?

“Ne vorremmo avere tanti di piacevoli intralci come questo. Con la qualità, i principi di gioco e la profondità della rosa, il Napoli può affrontare con fiducia, entrambe le manifestazioni”

Dopo le rispettive dichiarazioni pregara, dei due allenatori, che hanno giocato a nascondersi, l’ex Chelsea, ha la sua opinione:

“La partita conta per entrambi, non solo in termini di classifica, ma anche a livello psicologico. Una vittoria cambierebbe tanto, anche se non sarebbe decisiva, soprattutto una partita da non perdere”

Si affronteranno la miglior difesa, contro il miglior attacco. Cambierà qualcosa, nella preparazione della partita, da parte di Spalletti?

“Non credo. Il Napoli ha la sua identità di gioco, non si snaturera’. Mi aspetto una sfida equilibrata. Occhio a Lobotka e Anguissa, il centrocampo è uno dei segreti del Napoli. Chiesa invece è uno che spacca le partite”

Un ricordo poi del passato, un Napoli Juventus, vissuto da protagonista, dal baronetto d’Inghilterra:

“Era il 1992, perdemmo 3 a 2. Io realizzai una rete nel finale, nella Juve segnò Vialli. Non ho ancora accettato la perdita di Luca, con lui se n’è andata una parte di me. Abbiamo vissuto momenti bellissimi a Chelsea”

C’è anche il ricordo però del 1990, quando una vittoria dei partenopei sui bianconeri, anticipo’ di qualche settimana, il trionfo in campionato:

“Ero in panchina. Maradona segnò una doppietta. Quando Diego è Careca erano in quelle condizioni, fermarli era impossibile”

L’argentino e il brasiliano oggi non ci sono, al loro posto un georgiano e un nigeriano, che possono far rivivere le stesse emozioni. Parola di Gianfranco Zola.

 

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