Il tecnico del Barcellona, Xavi, ha risposto alle domande dei media, nella consueta conferenza stampa della vigilia. Tanti i temi toccati dall’allenatore dei blaugrana, dallo stato di salute della sua squadra, passando per le difficoltà nel’affrontare un avversario che ha appena cambiato guida in panchina. Senza tralasciare le voci su un possibile esonero, in caso di mancata qualificazione.

“Per noi tornare agli ottavi rappresenta una speranza. Vogliamo arrivare ai quarti. Domani dovremo far vedere tutto ciò su cui abbiamo lavorato, ci sono i presupposti per fare una grande partita. Il Napoli ha cambiato allenatore in maniera sorprendente. Avranno avuto sicuramente i loro motivi. Si tratta di un allenatore che ha già lavorato qui. Non è facile preparare la partita con questo cambio, ma noi dovremo mostrare personalità e fare tutto bene, in attacco e in difesa, anche perché giochiamo contro i Campioni d’Italia”.

Alla domanda su cosa aspettarsi dal “nuovo” Napoli, risponde così.

Stiamo analizzando il modo di giocare del Napoli, che con Mazzarri faceva anche la difesa a cinque, con Calzona saranno a quattro, ma non è tanto importante. La cosa più importante è avere il dominio in campo, al di là dell’allenatore della squadra avversaria. Per noi è fondamentale difendere bene. Dobbiamo attaccare bene e non subire transizioni. E’ difficile fermare Politano, Osimhen o Kvaratskhelia, sono calciatori che possono fare la differenza…”.

Gli viene chiesto delle difficoltà manifestate in trasferta dalla sua squadra. E se firmerebbe per un prezioso pareggio esterno. Ecco le sue considerazioni.

Dobbiamo essere più cauti perché siamo consapevoli che ci sarà il ritorno in casa. Proveremo a difendere con la palla, ma anche il Napoli cerca molto la palla e anche col cambio di allenatore sarà così. Ci aspetta una partita complicata. Dipende da come andrà la partita. Noi andiamo in campo per vincere, siamo il Barcellona e ragioniamo così. Per me il pareggio non sarebbe un buon risultato, si va in campo per vincere. Poi se arriverà un pareggio valuteremo domani se sarà positivo o no, ricordandoci che dovranno venire a Barcellona a giocare…”

Xavi preferisce non esporsi, circa le percentuali di superamento del turno. E si mantiene caustico.

Abbiamo giocato con Porto e Shakhtar, se superiamo questo turno direte che sono i quarti il momento della verità. Non è così. Noi dobbiamo pensare a goderci la partita e questa competizione. Si giocherà alla pari. Il Napoli ha una grande squadra, anche noi e ce la giocheremo. Non vedo un favorito chiaro, dovremo dimostrarlo in campo. Sarà 50 e 50. Abbiamo vinto la Liga noi e lo Scudetto loro, la nostra stagione come la loro quest’anno è irregolare. Sicuramente non ci saranno favoriti, poi vedremo domani…”.

Un passaggio doveroso sulle dichiarazione polemiche rilasciate poco prima da De Jong. Lecito chiedere a Xavi se il Barca giochi anche per zittiche le critiche.

Capisco perfettamente De Jong, succede a tutti quelli che vengono al Barcellona, si dicono troppe bugie. Frenkie è stato molto bene con noi finora e può rimanere a lungo al Barcellona. Per me e il mio modulo è un giocatore perfetto. Noi non giochiamo per chiudere bocche, ma per i tifosi e per chi vuole che il club faccia bene. Il focus domani non sarà sulla critica o sulle ingiustizie, ma sugli ottavi di finale, un traguardo che non raggiungiamo da due anni. Dobbiamo goderci quest’ottavo di finale ed essere competitivi, il palcoscenico giusto per mostrare le proprie qualità. Io ho speranza di fare una gran partita“.

Sul futuro, gli chiedono come vive questa partita dopo l’annuncio dell’addio a fine stagione. E se sente la sgradevole sensazione di un possibile esonero. Equilibrato come quando gestiva il gioco in mezzo al campo, ribatte senza alcuna polemica.

Il Barcellona è il club della mia vita, non cambia nulla. Sono molto motivato e voglio trasmettere la mia motivazione ai calciatori. Abbiamo preparato la partita nel miglior modo possibile affinché i calciatori diano il meglio. La pressione si sente dal primo giorno, ora non cambia nulla. Quando giochi nel Barcellona si sente sempre la pression. Non ho la sensazione che mi faranno fuori. Penso agli ottavi di Champions, non ci arriviamo da due anni e quindi dobbiamo goderceli. Bisogna pensare in positivo e io lo faccio, sono fatto così. No, non ho la sensazione che mi faranno fuori. Penso agli ottavi di Champions, non ci arriviamo da due anni e quindi dobbiamo goderceli. Bisogna pensare in positivo e io lo faccio, sono fatto così. Non dobbiamo pensare oltre, ma solo a raggiungere i quarti di finale. Annunciare l’addio a fine stagione è stata una cosa giusta. Tutti qui hanno dato tutto e lavorato al massimo“.

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