Vincenzo Guerini, dirigente e allenatore, è intervenuto a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live condotto da Dario Sarnataro. A seguire le sue principali parole.

“L’addio di Spalletti? Evidentemente la stagione a Napoli svuota le energie, lui forse era stanco per proseguire, avrà messo tutto quello che aveva, raccogliendo tutto quello che ha seminato, anche in altre squadre, perché anche con Inter e Roma ha sempre impostato un gioco divertente. Conosco Napoli, anche se sono stato una meteora, ma so che prosciuga energie. Paulo Sousa per il Napoli? Ero dirigente della Fiorentina quando il portoghese era tecnico, ho visto i viola giocare un grande calcio per mezzo campionato, poi sono crollati e non ne conosco i motivi.

Questo perchè nonostante 15 anni di Fiorentina Paulo Sousa non mi ha mai fatto assistere ad un allenamento, mi ha escluso completamente, mi relegava in ufficio. Con lui non ho mai parlato, mi aspettavo che si confrontasse con me, è stato un ottimo tecnico ma una pessima persona, una delle pochissime persone del mondo del calcio che mi ha trattato in questo modo. Non mi è mai successa una cosa del genere, e chi dice il contrario mente. Non potevo neanche mangiare nella stessa mensa della squadra”.

I Possibili motivi

“Era forse geloso perché io sono stato allenatore? Ma non avevo nessuna intenzione di allenare e del resto con gli altri tecnici viola, da dirigente, non ho mai avuto problemi, da Montella a Rossi e Mihajlovic. Riconosco che nel girone di andata la Fiorentina con lui ha espresso un grande calcio. Tatticamente? Un tecnico molto duttile, sa gestire bene la squadra, adattandola all’avversario ma anche imponendo il suo gioco in casa e fuori. Binomio Napoli-Paulo Sousa? Venire a Napoli dopo Spalletti è dura, anche se nel calcio certi rischi vanno accettati”

Sullo Scudetto 

“Lo scudetto del Napoli è stato uno dei titoli più meritati di sempre, dobbiamo alzarci ancora oggi in piedi e dire che forse mai scudetto è stato più meritato, sotto tutti i punti di vista. Innanzitutto, per la bellezza del gioco espresso, con i miei amici ci radunavamo solo per vedere il Napoli. Anche i tifosi delle altre squadre, se sono onesti, devono riconoscerlo. Uno scudetto mai messo in discussione. Spalletti ha avuto enormi meriti a mettere insieme il gruppo dopo le cessioni eccellenti della scorsa estate e lo ha cementato in poco tempo, dando un gioco incredibile”.

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