Nel corso del consueto appuntamento durante la trasmissione “Campania Sport”, Umberto Chiariello ha commentato la vittoria del Napoli sull’Udinese, che tiene gli azzurri agganciati al treno dello scudetto: “Quanta sofferenza, indubbiamente troppa. Sbagliato l’approccio alla partita, sono affiorate streghe e vecchie paure. Primo tempo da cancellare. Stavolta Spalletti non si fa piovere addosso e nell’intervallo cambia tutto. Fuori Fabiàn Ruiz ‘lentopede’, l’uomo meno in forma, che frenava la manovra e dentro Mertens al fianco di Osimhen...”.
Determinanti i cambi di Spalletti
Mai banale nei suoi approfondimenti, Chiariello ha voluto rimarcare quanto sia cambiata tatticamente la squadra partenopea nella seconda frazione di gioco: “E’ cambiato tutto. Approccio, spirito e velocità. Lobotka ha iniziato a far girare la palla in maniera supersonica. Il Napoli ha allargato la difesa dell’Udinese, una squadra formata da 7 colossi su 11, ed ha iniziato a giocare come sa. Insigne è salito in cattedra, dopo un solo grande acuto nel primo tempo. Politano è stato indemoniato e Anguissa martellava di continuo dietro l’animale Osimhen. Una belva scatenata nelle praterie del Maradona…“.
Belva Osimhen nella prateria del Maradona
In qualità di “padrone di casa”, Chiariello ha voluto rimarcare proprio centralità dell’attaccante nigeriano nel Napoli attuale: “Osimhen forse non avrà quei principi di gioco del calcio di oggi nella testa. Tutti i movimenti giusti. Come stoppa la palla alle volte ricorda persino Silenzi. Ma è un’ira di Dio. Un calciatore impressionante, il secondo gol è la fotocopia di Verona. Cinque gol di testa in campionato, un giocatore che in Europa non ha eguali. Meno male che ce l’avevano presentato come uno che non sapeva giocare di testa...”.
Serie A senza padrona, ma il Napoli c’è
La puntata di ieri del fortunatissimo format in onda su Canale 21 ha avuto il suo culmine con il vaticinio di Chiariello sulla Serie A di quest’anno: “Il Napoli è primo in classifica, attendendo le altre e mette pressione su un campionato, forse più brutto degli ultimi 15 anni sul piano tecnico, ma il più emozionante di tutti, perché finalmente non c’è un padrone conclamato. Il Napoli c’è!”.
RIVEDI CON NOI L’EDITORIALE DI UMBERTO CHIARIELLO:
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