Nel corso del consueto appuntamento durante la trasmissione “Campania Sport”, Umberto Chiariello ha commentato la vittoria del Napoli a Verona, che rilancia prepotentemente la candidatura degli azzurri nella lotta allo scudetto: “Verona era il crocevia per rilanciare le speranze del Napoli. Rimanendo con i piedi per terra, consapevoli che gli azzurri hanno comunque meno chance di Milan e Inter. La squadra di Spalletti sapeva di non avere più possibilità. Perchè ha sprecato tante occasioni, ma è lì, ancora in corsa per qualcosa d’importante. Questo campionato autorizza a pensare che tutto sia possibile. Non c’è un padrone, nessuno ti dà garanzie di prendere il volo e andar via…“.
Napoli rivoltato da Spalletti
Mai banale nei suoi approfondimenti, Chiariello ha voluto rimarcare le scelte tattiche di Spalletti: “Ha vinto il Napoli rivoltato da Spalletti negli uomini. Quelli che meno avevano brillato contro il Milan. E’ stato giusto mettere in campo giocatori sani. Fabiàn Ruiz, che non ha fatto un partitone. Nonchè affidarsi al black power, cioè Koulibaly in difesa, Anguissa a centrocampo e Osimhen in attacco. L’energia fisica che sprigionano questi tre, in generale, manca al Napoli, avendo giocatori piccoli di taglia. Osimhen è un terminale offensivo letale. Anche se la squadra fa sempre fatica a fare gol, con queste due reti è arrivata la vittoria, che certifica come lo strabismo di Venere non serva più. Si può recuperare una vista bella, senza dover guardare con un occhio avanti e l’altro dietro...”.
Razzismo che offende l’umanità
In qualità di “padrone di casa”, Chiariello poi ha voluto rimarcare la meschinità di chi, in un momento storico così drammatico, ha esposto uno striscione di dubbio gusto: “La giornata è stata letteralmente funestata da uno striscione molto più che becero. Una offesa all’umanità. Nel momento che ci sono i morti e la guerra alle porte di casa, inneggiare ai missili su Napoli – non è il solito becero ‘Vesuvio lavali col fuoco’ – è qualcosa che offende la dignità umana. Non c’è da spendere parole sugli autori di questo immondo striscione, che non può rappresentare una città civile come Verona. Non posso cadere nella trappola di pensare che i veronesi siano così. L’Hellas Verona si è dissociata con un tweet ufficiale. Mi aspetto che lo faccia il sindaco di Verona, il Governatore Zaia, la Meloni e Salvini, perché onestamente si è superata la misura. Pensare certe cose è veramente oltre ogni umano pensiero…”.
Champions in cassaforte
La puntata di ieri del fortunatissimo format in onda su Canale 21 ha avuto il suo culmine con le certezze di Chiariello che l’obiettivo minimo stagionale sia stato ormai quasi conseguito: “La zona Champions con ogni probabilità è praticamente acquisita. E’ vero che l’Atalanta deve recuperare una partita e affrontare in casa il Napoli. Ma recuperare 12 lunghezze a 9 partite dalla fine rappresenta un’impresa titanica. Essendosi fermata anche la Roma e la Lazio, nella migliore delle ipotesi a -11, il Napoli può finalmente guardare avanti. Che la Juve incalzi non ce ne può fregar di meno, perché la Juventus sta a -4. Ma ha la peggio negli scontri diretti. Quindi, che il Napoli finisca quarto o terzo importa poco. Può invece guardare avanti al primo o al secondo posto!”.
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