Nel corso del consueto appuntamento durante la trasmissione “Campania Sport”, Umberto Chiariello ha commentato l’inopinata sconfitta dell’Italia contro la Macedonia, che tiene gli Azzurri lontani dal Mondiale per la seconda volta consecutiva: “Il sogno mondiale è finito nella maniera più inopinata possibile. Perdere con la Macedonia era una cosa che nessuno poteva immaginare. Scritta la pagina più triste del calcio italiano. Almeno contro la Corea del Nord eravamo ai gironi del Mondiale. Molto peggio del ’58, quando non siamo andati al Mondiale. Lì non c’era un’Italia campione d’Europa in carica. Molto peggio della Svezia di Ventura. Questa è una sconfitta epocale…”.

Non delegittimate Wembley

Mai banale nei suoi approfondimenti, Chiariello ha voluto rimarcare quanto sia intellettualmente disonesto l’atteggiamento di una parte della stampa, che adesso tende a sminuire la vittoria degli Europei della squadra di Roberto Mancini: “Quella squadra non avrà affrontato grandi avversari, ma ha creato i presupposti per la vittoria degli Europei. Un successo storico. In Inghilterra ha vinto contro tutto e tutti, in casa dei favoritissimi padroni di casa. Altro che fuoco di paglia. Questa sconfitta invece è molto più congrua. Perchè il calcio italiano da dodici anni non vede una vittoria in Champions. E non ha mai vinto una Europa League. Prendiamo botte da orbi appena usciamo dal giardino di casa. Perdiamo i migliori giocatori anno dopo anno. Questa estate sono andati via Ronaldo, Lukaku, Hakimi, e li abbiamo sostituiti con Giroud, la terza riserva del Chelsea in attacco. Nelle squadre Primavera giocano il 30% di italiani, e trovare in A due o tre italiani è il massimo. Avevamo i blocchi, come quello della Juve. Ora quando la palla pesa, ci affidiamo a quelli del Sassuolo e del Cagliari e non a giocatori abituati a lottare per lo scudetto. Ovvio che si rischino brutte figure. Non dite però che Mancini ha perso per riconoscenza verso gli eroi di Wembley, perché è una falsità storica“.

Mancini è andato lungo

In qualità di “padrone di casa”, Chiariello ha voluto poi rimarcare le varie tipologie di selezionatori che si sono avvicendati sulla panchina della Nazionale.

Abbiamo avuto i presuntuosi come Arrigo Sacchi. Un Mondiale perso in finale ai rigori. Poi agli Europei, favoritissimo, decide il turnover scientifico ed esce con la Rep. Ceca, dopo che Zola sbaglia il rigore con la Germania. Poi ci sono i pavidi, quelli che si sono fatti imporre la formazione, tipo Vicini e Ventura. Il primo, dopo l’esplosione di Baggio fa rigiocare Vialli perché viene imposto dallo spogliatoio e l’Italia va fuori con l’Argentina. Ventura, commissariato dal gruppo dei juventini, fa una formazione completamente sbagliata con la Svezia. Poi ci sono i riconoscenti, quelli che hanno vinto. Bearzot e Lippi, loro sì che hanno veramente sbagliato perché non hanno innovato la squadra. Portarsi Tardelli e Rossi a Messico ’86, che erano ormai ectoplasmi, è stato un errore gravissimo quando c’erano i Donadoni, i Vialli“.

Considerazioni che hanno avuto il culmine proprio nel passaggio sull’attuale Commissario Tecnico.

Mancini ha perso perché è andato lungo. Aveva pensato che quello era il gruppo da portare ai Mondiali, doveva solo arrivarci e dopo giocarsela. L’ha rovinato Jorginho, il caso, poi la paura e la mancanza di internazionalità dei nostri ragazzi. Infine gli errori. Il calcio italiano è fuori perché strutturalmente è diventata l’Itaglietta…”.

Problema generazionale

L’editoriale di ieri di Chiariello nel corso del fortunatissimo format in onda su Canale 21 ha disegnato un quadro fosco circa il prossimo futuro dell’Italia.

Il calcio di oggi assomiglia a quello degli anni ’50 e 60’ dopo il disastro del Grande Torino, andammo ai Mondiali con la nave per paura dell’areo, rimanemmo senza palloni, prendemmo le botte e tornammo a casa di corsa. Poi nel ’66 ci fu il punto di non ritorno con la Corea, quando intervenne Artemio Franchi e chiuse le frontiere e il calcio creò una generazione eccezionale con Mazzola e Rivera. Invece oggi viviamo: 2010 fuori con la Slovacchia, 2014 il punto di non ritorno col gol di Godin, 2018 e 2022 non ci qualifichiamo, quattro Mondiali che segnano una generazione inesistente. Sono passati 20 anni dall’ultimo fuoriclasse italiano, Francesco Totti, non abbiamo ancora prodotto un campione. Se diciamo che Zaniolo è la meglio gioventù, uno che fa due gol a stagione e sta più sui gossip che in campo, siamo messi veramente male!”.

RIVEDI CON NOI L’EDITORIALE DI UMBERTO CHIARIELLO:

https://www.youtube.com/watch?v=wb_C_5RF8jc

Instagram PSN: https://www.instagram.com/persemprenapoli2022/

Twitter PSN: https://twitter.com/psnapoli

Facebook PSN: https://www.facebook.com/PSNapoli

Youtube PSN: https://www.youtube.com/channel/UC6vnXp-wqQbafB_4prI9r9w