Nel corso di ‘Campania Sport’ su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello ha commentato la sconfitta del Napoli contro la Lazio:
“Il Napoli si è rifermato dopo 8 vittorie consecutive, si era fermato dopo 11. Ci può stare una sconfitta, il vantaggio è bello congruo e ampio e non desta preoccupazione, ma mette con i piedi per terra tutta la corazzata azzurra. Era una partita con due squadre a specchio, con gli stessi principi di gioco. Difendere alto con le difese preventive e squadra corta.
Ovviamente la Lazio è venuta al Maradona cercando di bloccare le fonti di gioco del Napoli. Sarri ha studiato molto bene la gabbia per Lobotka, gli ha messo un uomo avanti e un altro indietro e due uomini di lato, un vero quadrilatero che lo bloccava. Gli altri non sono riusciti a sopperire alla mancanza del regista. Di Lorenzo è entrato poco nel campo, Olivera non ha le caratteristiche di Mario Rui, è uno che corre sul binario e ha avuto il suo bel da fare con Felipe Anderson.
La Lazio ha due grandi interni: Milinkovic-Savic e Luis Alberto, che ha cambiato modo di giocare come vuole Sarri ed è stato il catalizzatore della Lazio. Immobile si è molto sacrificato ed ha trovato un muro in Kim. Ma il Napoli ha giocato sotto ritmo, non c’è un peggiore ma tutti molto sottotono. Non hanno fatto un granché gli attaccanti, a centrocampo sono mancate le idee, un po’ di verve di Zielinski e nulla più.
Quando è entrato Elmas ha fatto di nuovo tanta confusione ma anche un po’ di nervo atletico, forse invece di tirare poteva dare la palla. E poi sulla traversa di Osimhen si è fermato il tentativo di rimonta del Napoli. Ma non possiamo dire che è stato sfortunato, la Lazio non ha rubato niente anche se forse il risultato più giusto era lo 0-0. Pochissimi tiri in porta, il povero Meret ancora una volta non ha potuto fare una parata, il gol di Vecino imparabile.
Già tre volte la Lazio aveva avuto la possibilità di colpire da fuori area. Tra i tanti pregi, il Napoli ha dei piccoli difetti. Non ha un uomo bravo a calciare le punizioni dal limite e soprattutto i suoi centrocampisti, tranne Zielinski, non hanno il tiro dalla distanza. Se Anguissa e Lobokta avessero anche il tiro da fuori area probabilmente staremmo parlando di giocatori a livello di Real o Manchester, e forse già lo sono. Nel primo tempo sono stati proprio i centrocampisti ad avere la possibilità di colpire dal limite e non hanno avuto mira buona.
Napoli ingabbiato, lento e involuto, ma non c’è da far tragedie. La Lazio ha dimostrato che si può fermare il Napoli non facendo le barricate e chiudendosi in difesa. Ha dimostrato che giocando alti, in pressione e organizzati si può dar anche fastidio al Napoli. La Lazio ha fatto un tiro in porta ed ha fatto gol, il calcio è così. Quando le squadre sono a specchio è difficile che si creino i gesti tecnici se non c’è l’invenzione del singolo, che è totalmente mancata. Sul piano tattico Sarri ha dimostrato di essere un grande allenatore.
Nessun problema, si riparte con più voglia e più fame. Battere l’Atalanta per rimettere il Napoli in carreggiata, perché davvero non si possono vincerle tutte. Il popolo azzurro deve restare sereno, non deve fare tragedie, non deve avere ansia e trasmetterla. Serate come questa, dopo 21 partite, che ben vengano se dopo sono seguite da serie positive”.
Umberto Chiariello, Video del suo Editoriale
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