L’ Udinese ha un piede e mezzo in B. Con Sassuolo e Salernitana già andate, è la più probabile candidata alla retrocessione.
Cannavaro, onestamente, non è l’uomo che può salvarla.
Udinese, altro esempio di gestione a dir poco azzardata. La famiglia Pozzo, dopo i miracoli in stile melting pot, pare aver ecceduto in ottimismo ed accozzaglia. Tre allenatori come il Napoli.
Fallimento almeno fino a questo punto.
Problemi loro.

Il Napoli trova il vantaggio senza sforzi eccessivi. Il compitino nel secondo tempo. Il primo meglio nasconderlo. Il divario tecnico, anche in un momento down, basta. Osimhen ed un colpo nel secondo tempo, sono sufficienti.
Nemmeno questa volta Calzona, azzecca i cambi. 3 su 5 e nemmeno questa volta il Napoli vince.
Una Udinese più che mediocre, anzi onestamente scadente, riesce a pareggiare. Un solo tiro, un gol. Success, 1-1.
Il Napoli di Calzona riesce nell’impresa. Calando la tensione nel finale, infinitamente colpevole, si fa raggiungere a partita praticamente finita.
Cannavaro neppure riesce a crederci. Un punto che probabilmente non serve ai Friulani ma che ancor più rimarca cosa è il Napoli, cosa è Calzona e la rabbia dei tifosi.
Napoli ritorna fuori dalla Conference. Minimo gradino europeo. Neppure questo.