A distanza di poche ore del successo del Napoli in Supercoppa Italiana, che ieri si è imposto sulla Fiorentina nella prima semifinale d andata in scena allo stadio dell’Università Re Sa’ud di Riad per 3-0, grazie ai gol di Giovanni Simeone e alla doppietta di Alessio Zerbin, un vero e proprio terremoto si è abbattuto sul club campione d’Italia in carica.
Stando a quanto riportato dall’edizione online de La Repubblica Aurelio De Lurentiis e altri dirigenti del club sono indagati dalla procura di Roma con l’accusa di falso in bilancio.
Nel mirino delle autorità c’è l’acquisto del bomber nigeriano Victor Osimhen prelevato dal Lille nell’estate 2020 per 71,2 milioni di euro, attualmente l’acquisto più oneroso della storia del Napoli.
Nell’affare, inoltre, erano rientrati l’estremo difensore ellenico classe 1985 Orestis Karnezis e tre giovani del vivaio partenopeo: Luigi Liguori, Claudio Manzi e Ciro Palmieri tutti attualmente militanti nelle serie minori del calcio italiano.
Il procedimento ha avuto inizio nell’estate 2022, quando i militari della Guardia di Finanza avevano perquisito la sede della Filmauro, l’azienda cinematografica della famiglia De Laurentiis, e la sede del club partenopeo a Castel Volturno.
L’estate scorsa il caso è passato dalla procura di Napoli a quella di Roma per competenza territoriale, un atto considerato dovuto dagli stessi legali del magnate del cinema, e ora i giudici di piazzale Clodio potrebbero fare richiesta del processo.
Oltre alle difficoltà che la squadra sta riscontrando in campionato, dal momento che occupa l’ottavo posto in classifica, ora i campioni d’Italia in carica devono fare conti con un’altra tegola, quella giudiziaria.