Oggi le frequenze di Radio Marte hanno ospitato Pino Taglialatela. Nel corso del consueto appuntamento quotidiano con la trasmissione “Si gonfia la rete”, infatti, è intervenuto l’ex portiere del Napoli. Attualmente impelagato con una diatriba con la DC Comics. La nota casa editrice statunitense di fumetti, in assoluto una delle più importanti del genere legato ai Supereroi, ha chiesto a Taglialatela di rimuovere il marchio “Pino Bat”. L’intento è sin troppo chiaro: tutelate la proprietà intellettuale di Batman. Inteso come personaggio dei fumetti e non come portiere di calcio…

La diatriba è un pò complessa. E prende il via proprio dal nickname che i tifosi del Napoli appioppano a Taglialatela, nel momento in cui Pino torna a difendere la porta del Napoli da titolarissimo, dopo le esperienze in cadetteria con Avellino e Bari. “Parte tutto dal 1995 e dal soprannome di Batman: la DC Comics si è scagliata contro di me. Loro sono sicuramente più forti. Mi hanno chiesto di rimuovere il marchio, che poi comunque non è quello di Batman ma Pino Bat. Volevamo registrarlo, ma la cosa ha dato fastidio, si è scatenato l’inferno. Stiamo lottando, ci sollecitano a rimuovere marchio e immagini. Non abbiamo fatto e non facciamo merchandising, quella maglia fu unica: chi ce l’ha, ce l’ha. Volevo registrare il marchio con l’agenzia che mi segue, perché l’ho creato io. Ci hanno scritto da ogni parte d’Europa, ci è stato intimato persino di togliere le immagini dal sito…“.

Insomma, è tutta una questione di marchi più o meno riconducibili a quello dell’Uomo Pipistrello, che vigilia su Gotham City. La DC Comics considera lo stemma impresso sulle maglie da gioco di Taglialatela una sorta di scopiazzatura bella e buona. A smentire questa interpretazione, lo stesso Pino. “La nascita del marchio? Io amavo Goldrake, il marchio è l’alabarda spaziale stilizzata un po’, non ha nulla a che vedere con un pipistrello. Il Pino Bat lo rimuoveremo, ma per una questione affettiva non voglio perdere il marchio, fa parte della mia carriera. Come ci sono arrivati? Non ne ho idea, non abbiamo creato maglie o altre cose da mettere in vendita, non lo farò mai. Magari volevo fare una replica della maglia. Mi spiace non poter usare questo marchio per fare qualche copia e regalarla, non venderla“.