L’aria che si respira all’ombra del Vesuvio da qualche settimana a questa parte dimostra come la politica finanziaria del Napoli non faccia eccezione, rispetto alla stragrande maggioranza degli altri Top Club (o presunti tali…) europei.

Il modus operandi di Aurelio De Laurentiis appare schiacciato dalle sue stesse contraddizioni gestionali. Così, il management partenopeo manifesta una evidente resa economica al cospetto della pandemia, che ha costretto il presidente a tagliare il monte-ingaggi, per correre ai ripari.

Una strategia che ha trasformato, di fatto, l’organico azzurro nello scaffale di un supermercato. Generando un preoccupante vuoto tecnico, frutto di palese immobilismo sul mercato. Una stasi operativa capace di generare conseguenze anche sulla composizione finale della rosa 2021/22.

Cederlo significa vivacchiare

Ecco perché perdere Lorenzo Insigne avrebbe il significato di una resa anticipata di ADL. Al contempo, non è un mistero che il Napoli resti in difficoltà, con il bilancio ulteriormente appesantito dalla mancata qualificazione alla Champions League.

Due stagioni consecutive condite da errori vari e assortiti hanno prodotto un settimo e un quinto posto, bruciando milioni e credibilità.

In soldoni, rinnovare il contratto al simbolo della squadra forse non è più sostenibile. In quanto, ormai, largamente al di fuori del budget.

Quindi, non è più epoca di spese folli. I conti vanno tenuti rigidamente sotto controllo, dopo che l’impatto del Covid ha letteralmente azzerato i ricavi delle società di calcio.

Compreso il Napoli, ovviamente.

Lunga è la strada che conduce al mercato

Presumibilmente, con questi chiari di luna, il mercato vero si aprirà solo dopo Ferragosto, quando i prezzi sono destinati a scendere. E si protrarrà a stagione abbondantemente iniziata, fino alle prime due giornate di campionato.

In questo periodo i tifosi napoletani si aspettano dunque i rinforzi sui quali poter fondare i loro sogni.

Tuttavia, allo stato attuale, sarebbe meglio rimanere svegli, che c’è davvero poco da volare con la fantasia.

L’impressione è che mentre l’ambiente si struggerebbe alla perdita del suo capitano, DeLa potrebbe pure considerarne liberatoria la dipartita. Come se il rapporto fosse finito ancor prima di ufficializzare eventualmente il divorzio.

Ansia Insigne, se ADL nicchia

Allora rimane uno strisciante pessimismo che la situazione possa concludersi poi con un lieto fine.

Può darsi che siamo giunti al momento decisivo di questa proprietà: o si inventa qualcosa per rimanere competitiva a certi livelli.

Derogando, almeno in taluni casi, dai classici acquisti di prospettiva, comunque a cifre ragionevoli.

Altrimenti rischia seriamente il ridimensionamento delle proprie ambizioni.

Leggi come il Napoli potrebbe trovare la liquidità necessaria per fare mercato