Spalletti prima vittoria con Mou.

Sfatato il tabù tra il tecnico di Certaldo e lo Special One. Non solo vittoria sul campo, ma soprattutto nel dopo partita, dove l’allenatore di Setubal cerca alibi improbabili. Dai cartellini gialli mancanti, al non ricordarsi del nome di Lozano, a lamentare una rosa corta, alla stanchezza dei singoli e così via.

Nessun accenno ad un’assunzione di responsabilità, al riconoscere i meriti dell’avversario. Atteggiamento che avrebbe gradito anche il pubblico romano, che in queste ore dibatte sul perché la Roma, non se la sia giocata.

Di tutt’altro tenore il post gara Spallettiano:

“ Non voglio parlare delle considerazioni di Mourinho. Parlo della mia analisi, una partita piena di trappole, difficile, che abbiamo interpretato bene, senza concedere nulla”

Un dato ineluttabile, con un tabellino che parla di zero tiri in porta subiti, i numeri non mentono.

Vince anche Mister Spalletti, la sfida tattica col portoghese, perché il Napoli la vince in maniera diversa, come da lui stesso sottolineato:

“Abbiamo fatto una partita differente rispetto al nostro modo, siamo stati bravi a non concedere le ripartenze, in cui loro sono bravi”

In effetti il gol di Osimhen, arriva più in maniera Mourinhana, con un lancio di Politano per lo strappo del nigeriano. Strappi che sono più frequenti in casa giallorossa, con Zaniolo soprattutto, che crea solitamente, i maggiori pericoli alle difese avversarie. Su quella corsia, il tecnico del Napoli ci piazza Olivera, proprio per la sua corsa, per contrastare  il giallorosso, rinunciando a Mario Rui, facendo fare a Di Lorenzo il regista della squadra. Un’altra magia tattica del toscano, che in questi dettagli va a stanare gli avversari, consapevole delle gabbie preparate per Lobotka e Kvaratskhelia.

Sottolinea in risposta al collega, che poi questa differenza di rose, non sia così eclatante, come si vuol far credere:

“ Non abbiamo due giocatori di egual livello per ogni ruolo, tutte le squadre..Milan, Inter, Juventus, Roma..hanno 25 calciatori su cui disporre”

Tanto per mettere le cose in chiaro, sui falsi alibi che qualcuno artatamente, mette in evidenza.

Ma Luciano è anche quello che vola basso, che mantiene i piedi a terra, pensando già alla prossima:

“Gli scudetti si vincono a Giugno, adesso bisogna lavorare e pensare alle prossime partite, mercoledì c’è il Rangers”

Questa la mentalità di cui Napoli ha bisogno, giusto gioire della vittoria, ma mantenere la giusta determinazione per la partita successiva.

Un ritornello suonato da tutti all’interno del gruppo, una mentalità che sta prendendo corpo anche in città, con la consapevolezza che si è fatto tanto ma ancora nulla, per cui si possa festeggiare.

Si prepara la sfida di Champions League per il primato nel girone, un Napoli che non si accontenta e vuole continuare a vincere.