Luciano Spalletti ha voluto stravolgere le consuetudini della tradizionale conferenza stampa che anticipa la gara. Così, il classico incontro con i media prima della Sampdoria è stato caratterizzato dal minuto di silenzio per Gianluca Vialli, con cui il tecnico di Certaldo ha voluto commerare l’ex campione, scomparso ieri all’età di 58 anni. 

Doveroso, ovviamente, un ricordo proprio di Vialli: “Penso alla stagione ’85, era la Sampdoria sua e di Mancini. Già allora si vedeva fosse un leader senza farlo mai pesare a nessuno. E’ stato uno dei primi usciti dall’Italia che si è fatto valere in Premier. Facendo poi anche l’allenatore e il commentatore con grande competenza e il rispetto di tutti. Una grandezza in campo e nella vita. Grazie Gianluca…”.

Poi le domande sono state tutte per il momento che sta attraversando la squadra partrenopea. Con la voglia di mettere i puntini sulla gara con l’Inter: “Una sconfitta ci può stare in un campionato molto positivo, dove abbiamo fatto molto bene fino a questo momento. Ma la verità è che ci girano le scatole ed è giusto che sia così, perché non abbiamo fatto quello che avremmo dovuto fare…”.

Il margine delle inseguitrici s’è assottigliato, ma l’allenatore toscano non fa drammi: “Potevamo avere ancora 8 punti di vantaggio, invece ne abbiamo solamente 5. Non vogliamo accontentarci di quella che è la classifica e del margine che c’è tra noi e le inseguitrici. Vogliamo giocare le partite, anche quelle difficili, contro squadre costruite per vincere lo scudetto, con la stessa voglia e lo stesso gioco di tutte le altre gare, con la stessa determinazione per fare risultato pieno che abbiamo sempre avuto, ma che non abbiamo avuto con l’Inter…”.

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