Simeone: ”pochi minuti ma di qualità”
Così El Cholito commenta a caldo, il suo momento, entra a gara in corso e risolve le partite.
Come a Milano, pochi minuti in campo ma decisivi, un’incornata che spiazza Maignan e regala la vittoria ai suoi.
Ancora una pennellata dalla sinistra, stavolta di Mario Rui e l’argentino è sempre lì, schiaccia di testa per il gol del vantaggio. Un impatto devastante, sul Napoli e sul campionato, ma soprattutto sui tifosi.
Come mai tutta questa energia?
“Me la da il gruppo e questa tifoseria, oggi erano tantissimi qui a seguirci”
Alchimia speciale con Napoli e i suoi tifosi, come se tu fossi qui da anni.
“Perché io sono come loro, mi sento un po’ italiano e un po’ argentino, sono nel posto giusto..un po’ Diego, un po’ Italia”
Non poteva mancare un pezzo di Argentina, in una squadra che vola a vela spiegate, adesso non può più nascondersi.
Obiettivo scudetto?
“ noi pensiamo partita per partita, a fare il meglio e a vincere ogni partita, sono in una squadra importante, è normale avere obiettivi importanti”
Continui a giocare spezzoni di partita, cosa ti passa per la testa?
“L’importante è fare minuti di qualità, quando il Mister mi manda in campo io do il massimo, a volte in passato giocavo tutta la partita e non combinavo niente. È importante accumulare minuti e farli di qualità, come oggi”
Tornerà Osimhen a breve, ma Simeone e Raspadori, non hanno fatto pesare l’assenza dell’attaccante nigeriano. L’aveva detto Luciano Spalletti che la possibilità di avere delle alternative, sarebbe stato un valore aggiunto.
In una gara complicata, come quella contro la Cremonese, sono stati proprio i cambi a fare la differenza. Lozano, in gol e ne sfiora anche un altro; Olivera, pochi minuti per lui, ma di grandissima qualità, sufficienti per mettere dentro il pallone del 4 a 1. Sciolto Zielinsky, ha dato respiro alla manovra, propiziando il gioco sulla fascia sinistra.
Ma tutti i riflettori puntano su Giovanni Simeone, che nel momenti più difficile della partita, trova la giocata che piega le gambe alla squadra di Alvini, che non avrebbe demeritato, come sottolineato dallo stesso tecnico grigiorosso. Con il loro pressing asfissiante, per un’ora hanno reso la vita difficile, agli uomini di Spalletti. Ma la grandezza del Napoli, di quest’anno è proprio nella capacità di saper soffrire, non perdere la testa, venire fuori al momento giusto.
Non è la prima volta che accade, ma una tendenza degli azzurri, che sempre più diventano grandi…con grandi partite. Cremona però fa già parte del passato, mercoledì arriva l’Ajax, per mettere la parola fine, sul discorso qualificazione.