Nonostante il Napoli voli in classifica, e stia letteralmente dominando in campionato, sembra che abbia bisogno di essere protetto dalle esagerazioni di questo mondo.

La striscia positiva inanellata dagli azzurri non cambia le carte in tavola. La storia di questa stagione anomala, caratterizzata da una lunghissima pausa autunnale causa Mondiale, appare indissolubilmente legata a eventi – esterni e interni al terreno di gioco – che contribuiscono a minare la credibilità della Serie A.

Il “Sistema” attiva gli anticorpi

Quindi, la sosta per le nazionali, che in questo caso non sarà di una settimana, bensì di un mese e mezzo, non è l’unico enigma in ottica futura. Perché all’ombra del Vesuvio sta dilagando la sgradevole sensazione che l’intero “Sistema-calcio” si voglia opporre alla ventata di novità rappresentata dalla squadra di Spalletti.

Una raffica di freschezza salvifica, il Napoli attuale, capace di dare un violento scossone a mefitiche consuetudini conclamate da tempo. Ormai radicate nell’italico pallone. Purtroppo impermeabile a qualsiasi forma di cambiamento.

Lecito, dunque, non lasciarsi prendere dai facili entusiasmi e vigilare. Pretendendo che venga messa al primo posto l’uguaglianza competitiva, senza alcun favoritismo.

Esternare dubbi, impedisce così di venire completamente risucchiati nel vortice delle pressioni psicologiche. In tal senso, molteplici indizi conducono ad un’innegabile prova: si sta facendo veramente di tutto per continuare a mantenere una parvenza di vivacità alla ripresa dell’attività agonistica post Qatar.

Difendono l’indifendibile

Facilmente decodificabile lo scenario: un distacco eccessivo delle squadre “strisciate” dalla vetta, tale da veicolare il messaggio di un campionato nient’affatto vivo, avrebbe generato nelle tv a pagamento – padrone indiscusse del giocattolo – un crollo verticale nell’interesse degli abbonati. Con un evidente mancato ritorno economico per investitori vari e sponsor assortiti.

La verità: si stanno arrampicando sugli specchi dei cavilli regolamentari pur di giustificare orrori arbitrali altrimenti indifendibili.

Insomma, i segnali sono nemmeno tanto trasversali. E comunque palesemente sotto gli occhi di tifosi e addetti ai lavori: per raggiungere l’Obiettivo (doverosamente in maiuscolo…), il Napoli dovrà compiere una impresa.

Guai arrivare punto a punto al rush finale. Un’altra beffa, come quella sopportata nel 2017/18 sarebbe davvero intollerabile!

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