Quando Rizzoli ha designato Guida per Fiorentina-Juve gli abbiamo dato dell’incompetente: designazione folle. Mandare un napoletano a dirigere la Juve significa metterlo in difficoltà. Era successa la stessa cosa con Maresca. Puntuale la conferma: designazione farneticante, incosciente, che ha mandato allo sbaraglio un proprio arbitro. E puntualmente alla fine la Juve ne ha tratto vantaggio. Il rigore per la Fiorentina si poteva dare e si poteva non dare: non l’ha dato. Avesse fischiato fallo di Simeone ci sarebbe stato da discutere, il fuorigioco non sta ne’ in terra ne’ in cielo. Poi come al solito una sfilza di cartellini non dati ai bianconeri. La gestione dei cartellini gialli era il pezzo forte ai tempi di Moggiopoli, il miglior modo per indirizzare non le partite, ma il campionato. E sui cartellini gialli non c’è neanche l’intervento della Var.

La colpa sia detto una volta per tutte non è della Var, che è uno strumento, ma di chi lo usa. L’errore ci starà sempre, anche se saranno sempre molto meno. Però ora che si va verso la fase cruciale del campionato non possiamo fare a meno di notare come le cose non sono cambiate per nulla.

Sta di fatto che possiamo accettare l’errore dell’arbitro, meno quello dello stesso arbitro dinanzi alla Var. Quello che non si possono accettare sono gli errori nelle designazioni. Rizzoli mandò allo sbaraglio Maresca in Chievo-Juve (due espulsioni dei veneti) e Guida ieri sera. La prima volta possiamo dire che è stato solo un incapace. Ha sbagliato, un errore. Errare è umano,… metteteci voi il resto.

– Il mercato indecente del Napoli sta presentando il conto

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