Domenica scorsa Matteo Politano ha chiuso la stagione dimostrando quanto possa incidere nelle fortune del Napoli. Nonostante la partita contro lo Spezia contasse esclusivamente per gli almanacchi, infatti, l’esterno ha messo in scena tutto il suo repertorio. Un mucchio di giocate qualitative, condite pure da un bellissimo gol.

Il classico movimento a stringere, associato al dribbling ubriacante, capace di annichilire il marcatore diretto, lasciandolo letteralmente sul posto con un’accelerazione fulminea. E poi la rasoiata assassina, là dove Provedel, inutilmente proteso in tuffo, non sarebbe mai riuscito ad arrivare.

E ancora, strappi in conduzione e cambi di passo imprevedibili, offensivamente in grado di garantire uno sbocco significativo al possesso della squadra partenopea. Tradizionalmente propensa a sfruttare l’ampiezza per aggirare il blocco difensivo avversario.

Rendimento altalenante

Peccato, però, che il rendimento di Politano quest’anno non sia sempre stato all’altezza delle aspettative, tanto è vero che, rispetto al campionato precedente, i numeri del 21 in maglia azzurra sono peggiorati: solamente cinque reti (tre in Serie A e uno in Coppa Italia ed Europa League) sotto la guida di Luciano Spalletti.

A fronte degli undici complessivamente messi in carniere durante la precedente gestione tecnica: (9 in Serie A e uno in Coppa Italia ed Europa League).

Non a caso, con Rino Gattuso al timone, l’ex Sassuolo e Inter era tornato a vestire la maglia dell’Italia, dopo oltre due anni di assenza. Segnando pure una doppietta, nell’amichevole vinta per 7-0 contro San Marino, il 28 maggio 2021 a Cagliari.

Visto lo stato di forma eccezionale, addirittura qualcuno prima dell’Europeo, immaginava che Matteo potesse essere talmente impattante sulle sorti della Nazionale, da poter spodestare Federico Bernardeschi nelle gerarchie stabilite da Roberto Mancini. in effetti, il Commissario Tecnico inserì Politano nel listone degli “azzurrabili”. Escludendolo dai convocati sul filo di lana.

Giuffredi alimenta incertezza

Insomma, Matteo Politano si appresta a vivere le vacanze come una sorta di rito liberatorio, voglioso di detergere testa e fisico dalle frustrazioni, individuali e collettive, vissute nell’arco di un’annata che poteva essere indimenticabile. E che, invece, finisce con il lasciare un pizzico di amarezza nei calciatori del Napoli.

Una lunga estate, quindi, si profila all’orizzonte. Funzionale a ricaricare le batterie, pronti a ricominciare ad agosto. Magari inseguendo una nuova opportunità in chiave scudetto. Senza dimenticare il mercato che incombe.

A tal proposito, tuttavia, le dichiarazioni rilasciate alcuni giorni fa dal suo procuratore, Mario Giuffredi, hanno tutt’altro che allontanato lo spettro di una ipotetica partenza.

Politano lascerà il Napoli? Potrebbe e non potrebbe. Sicuramente delle considerazioni vanno fatte, guardando a 360 gradi. Le farà il club, come le faremo noi. Da capire se si sposeranno. Ci sono tante cose da mettere insieme. Considerazioni da fare, che affronteremo le prossime settimane. Se i giocatori hanno la testa giusta per restare, la voglia. Qual è il pensiero dell’allenatore, del calciatore. Nelle ultime partite l’allenatore ha fatto delle scelte, ma non vuol dire che possano precludere la strada per il futuro”.

Bernardeschi

In questo scenario assai mutevole, dove quella che oggi sembra una solida realtà, domani acquisisce il crisma dell’incertezza più assoluta, si inserisce un rumors di natura mercantile.

La voce di corridoio porta proprio a Bernardeschi, che si separerà dalla Juventus alla naturale scadenza del contratto, cioè il prossimo 30 giugno.

Non a caso, l’agente dell’ex Viola, Federico Pastorello (guarda caso, lo stesso di Alex Meret…) avrebbe rappresentato a Cristiano Giuntoli – nel corso dei colloqui esplorativi per il rinnovo del portiere -, una certa apertura del suo assistito a prendere in considerazione l’avventura all’ombra del Vesuvio.

Ovviamente, siamo alle schermaglie iniziali. Mere idee da esplorare, propedeutiche ad indirizzare le esigenze delle parti verso una conclusione comune.

Dal punto di vista tecnico-tattico, l’ormai ex bianconero offre ampie garanzie. Ma le cifre che si sentono in giro fanno veramente a cazzotti con la filosofia tesa al ridimensionamento del monte-ingaggi fortemente inseguita da De Laurentiis.

Del resto, l’offerta della Vecchia Signora è stata ampiamente al ribasso: il giocatore si aspettava di rinnovare alle condizioni attuali. Ovvero, 4 milioni annui. Mentre la Juve pare si sia spinta a 2,5 più bonus vari ed eventuali…

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