Beppe Marotta, prima della gara col Bologna, che ovviamente non verrà disputata a causa del provvedimento preso dalla Asl del capoluogo emiliano di fermare la squadra felsinea, ha fatto il punto della situazione nel ventre del Dall’Ara.

Queste le parole dell’a.d. interista, alla luce della impennata dei contagi, che sta letteralmente facendo perdere i pezzi alla Serie A: “C’è una grande confusione, stiamo assistendo a situazioni anomale. Abbiamo rinvii di partite e prese di posizione delle Asl, che decidono autonomamente. Dipendendo dalle Regioni e non dal Ministero fanno delle scelte, e così assistiamo a cose strane. Per esempio, il Verona va a giocare a La Spezia con 11 positivi, mentre altre squadre sono state fermate con un numero magari inferiore di positivi. Non c’è una linea guida, vogliamo stilare un nuovo protocollo per avere un confronto col Governo. Mancano le linee guida tra lo sport e il Ministero della Salute, bisogna decidere sul protocollo da attuare. La competenza delle Asl va limitata...”.

Il dirigente dell’Inter poi si esprime così circa la ferrea volontà palesata dalla Lega Calcio di non voler assolutamente rinviare la giornata odierna di campionato: “Questa quarta ondata ci ha presi in contropiede, è stata difficile da valutare. Il fatto di rinviare questi turni avrebbe forse consentito una gestione più fluida. Ma poi c’è un calendario che costringe tutti a disputare le partite entro maggio. Poteva essere una valutazione intelligente, ma era poco prevedibile!“.