Osimhen, potrebbe essere il primo calciatore della gestione De Laurentiis a spuntarla sulla questione diritti di immagine.
Pare che il presidente abbia voltato pagina e concesso al Nigeriano -come poche volte era successo con altri calciatori- un’eccezione sui diritti d’immagine.
È una concessione forzatissima. Faticata e sofferta per il presidente ma pare che per Osimhen si faccia una eccezione.
Pare evidente come non tutti possono essere “controllati” ed altrettanto pare chiaro come certi nomi, con il loro potenziale, possano in qualche modo “ricattare” le società.
Libertà? Autogestione? Controllo e verifica?
I grandi artisti vivono un mondo parallelo e necessitano di discorsi differenti.
Paragonare Osimhen a Demme, non si offenda Demme, è cieco più che contro producente.
Il ciclo che si apre, 2024 – 2030, deve, se intende realmente crescere, concepire una gestione più aperta e meno accentratrice.
Le dive, quelle che ti riempiono gli stadi ed i teatri, non accettano i camerini spogli.
Devi coccolarli ed in qualche modo viziarli.
Osimhen è un divo da viziare?
Si. 
Occhi aperti.