Osimhen: “il cuore per la mia famiglia, le mie figlie, la mia ragazza e a chi mi è stato vicino in  queste settimane, lontano dal campo”

Dedica speciale per il numero 9 azzurro, che decide la sfida dell’Olimpico, con un eurogol, che regala vittoria e tre punti al Napoli.

Aveva visto scaldarsi Raspadori, pronto probabilmente a prendere il suo posto, ma ci ha pensato tanto Luciano Spalletti e alla fine ha deciso di tenerlo in campo. Perché i campioni si lasciano giocare fino all’ultimo, quando con una giocata possono risolverti la partita. E così è stato, a dieci minuti dal termine, di una gara che non voleva sbloccarsi, Victor trova l’angolo giusto, senza lasciar muovere Rui Patricio.

Gol pesantissimo, soprattutto se riesci a vincere queste gare, bloccate, scorbutiche, contro un avversario che ha dato tutto, per non farti giocare.

Undicesima vittoria tra campionato e Champions League, dove può arrivare il Napoli?

“Non ci voglio pensare, giochiamo tutte le partite per vincere, non guardiamo altro”

Anche il nigeriano si allinea ai compagni e allenatore, nessun obiettivo, si ragiona partita per partita.

Come ribadito dallo stesso Spalletti nel post gara, in tasca ho solo il cellulare e il microfono per ascoltarvi, quando dagli studi di DAZN, gli chiedono cosa avesse nelle tasche in termini di obiettivi.

Un Napoli che si è già scottato lo scorso anno, quando a questo punto del campionato aveva anche più punti in classifica. Non si fanno, dunque, proclami ne prevede, si lavora a testa bassa, con la voglia di migliorarsi.

Roma Napoli va già archiviata, perché mercoledì arriva il Rangers, per consolidare il primato, nel girone di Champions. Occasione anche per far tirare il fiato a qualcuno, dando possibili a chi ieri non è sceso in campo.

Proprio Victor Osimhen potrebbe sedere in panchina, anche se la sua voglia di giocare, come visto è ai massimi livelli.

Il suo allenatore ha detto che deve essere meno esuberante, quasi per contenerlo non facendogli sprecare energie. Ma lui è così, un cavallo di razza, che da il meglio di sé, quando può sprigionare al massimo la sua fisicità. Come nel duello con Smalling, che alla fine cede allo strapotere del nigeriano, lasciandogli quel fianco dove fa partire il suo missile.

Non si è tolto la maglia però, in quella corsa sotto i tifosi, memore delle bacchettate da parte del tecnico partenopeo. Per non prendere un giallo inutile, che può costare caro nei momenti decisivi. Segno di una maturità in campo, che piano piano sta acquisendo, anche fuori dal campo, quando va a scattarsi una foto col rivale Abraham.

Napoli ritrova il suo campione, quello che in estate doveva fare spazio a Cristiano Ronaldo, quella che adesso invece, lancia gli azzurri in vetta al campionato.

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