Nella giornata delle visite mediche a Villa Stuart per Mathías Olivera, paradossalmente si chiude, ancor prima di iniziare, il mercato del Napoli per la stagione 2022/23. Facendo i classici conti della serva, il terzino sinistro uruguaiano arriva con la formula del prestito con obbligo di riscatto per una cifra superiore ai 15 milioni di euro, bonus compresi.
Un piccolo sconto è arrivato dal Fulham, per il riscatto di Anguissa, saranno 12 e non 15 i milioni che il Napoli verserà nelle casse inglesi.
Il georgiano Kvaratskhelia guadagnerà invece 1,5 milioni di euro a stagione per 5 anni, più qualche commissione pagata agli intermediari, che hanno lavorato a fari spenti per portarlo via dal Rubin Kazan, parcheggiarlo alla Dinamo Batumi prima di dirottarlo a Castel Volturno.
Soldi a palate dalla Champions
La quota per la sola partecipazione alla prossima Champions League, porterà nelle casse azzurre 15,64 milioni di euro, inoltre nella peggiore delle ipotesi, ovvero ultimo posto nel girone, porterebbe 5 milioni di euro di market pool. A questa quota, associata a quella di partecipazione c’è da aggiungere la quota legata al ranking decennale/storico. Nel caso del club campano dovrebbero valere 15,9 milioni di euro, cifra che potrebbe crescere se alcune delle squadre avanti in classifica a livello di ranking storico non si qualificassero alla prossima edizione della Champions.
Nel dettaglio il Napoli incassera’ una quota intorno ai 37 milioni di euro, al quale c’è da aggiungere una somma derivata dai ricavi da botteghino per le tre gare casalinghe nella fase a gironi, con il ritorno del pubblico al 100%, si toccherebbe quota 40 miliardi di euro sul totale di incasso.
Ecco dunque raggiunta, a grandi linee, la cifra investita dalla società azzurra sul mercato estivo e per quella che è da sempre stata la polizia aziendale, il discorso si chiuderebbe qui, con qualche spicciolo da conservare per un quarto difensore, probabilmente in prestito.
Sotto a chi tocca coi rinnovi
A questa spesa c’è da aggiungere tutta la questione legata ai rinnovi, sulla quale i nodi da sciogliere sono diversi, sopra per chi dovrebbe tagliarsi lo stipendio per restare all’ombra del Vesuvio, vedi i casi Ospina, Mertens, Koulibaly.
Situazione piuttosto chiara, a meno che non incorra qualche partenza di lusso, in quel caso il ricavato verrebbe reimmesso sul mercato alla ricerca di sostituti giovani e di prospettiva.
Luciano Spalletti, nell’ultima conferenza stampa, aveva parlato di fine di un ciclo, lasciando intendere che molti dei giocatori storici della squadra, non faranno più parte del nuovo progetto. Il dubbio è su quali potrebbero essere i sacrificati e soprattutto a quali cifre, al momento dalle parti della Filmauro non sono giunte proposte indecenti o congrue, per dirla alla De Laurentiis.
Essendo il primo mercato post pandemico, risente molto dei mancati ricavi delle annate precedenti, grosse cifre, soprattutto in Italia non girano e l’impressionante è che io meglio, da questo punto di vista sia già stato detto. Sarà una lunga sessione estiva, ma al momento il mercato in casa azzurra potrebbe già dichiararsi concluso, almeno per ciò che concerne la fase in entrata, staremo alla finestra.
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