No grazie, il caffè mi rende nervoso.
Protagonista sublime un esilarante Lello Arena. Troisi, James Senese ed una Napoli “divisa” a far da cornice. Film cult anni 80. Un festival Nuova Napoli a tentare di cancellare l ‘immagine tradizionale di Pulcinella, il ciuccio e la sceneggiata.
Scaramanzia, gatti neri e cabala contro la Nuova Napoli. Antico contro Moderno. Culture differenti a confronto. Il passato folkloristico della città contrapposto al gusto della modernità con le sue innovazioni culturali e scientifiche.
Storia di oscurantismo popolare e desiderio di progresso.
Detto tra noi, guai a chi si fa venire sulle labbra la parola Scaramanzia.
Siamo nel 2023 e dopo la sconfitta dell’ Inter al Meazza, ad opera di un buon Empoli, messa a 13 punti di distanza, guai a non parlare di destino proprio ed individuale.
Destino moderno e serio.
Il Napoli di De Laurentiis fa la corsa su se stesso. Non lo fa per una questione squisitamente di punti, risultati e prestazioni, non basta. Lo fa in virtù di una solidità aziendale e sportiva che gli altri non possono e non hanno dimostrato.
Parlare di scaramanzia, ipotesi fantasiose e cabala è soltanto alibi.
Il 2023 di Napoli allontana decisamente questa antica filosofia. Il caso non esiste, indica Seneca. Piuttosto son le competenze che sanno quando e come utilizzare il momento giusto.
Napoli, ora, nel 2023, ha il dovere non il diritto, di credere in sé stessa e ribadirlo con la “violenza” di chi ha coscienza, numeri e conti a posto.
La peggiore virtù per un vincente è conservare una fasulla modestia.
Si spinge. Lo si fa fino in fondo per Educare e creare misure.
Un meraviglioso proverbio arabo recita così.
“Il vero guaio per un uomo non è lottare per un obiettivo alto e non raggiungerlo. È piuttosto ambire ad un obiettivo basso e raggiungerlo”.

Pedagogista dello Sport