La Roma vince la terza amichevole stagionale. A segnare il gol vittoria ci pensa il baby italo-polacco Zalewski.
Stadio Nereo Rocco di Trieste. Amichevole Triestina-Roma, la seconda per i giallorossi. A regalare la vittoria ci ha pensato il polacco di 18 anni proveniente dalla primavera Nicola Zalewski.
Nato a Tivoli il 23 gennaio 2002, Zalewski è figlio di genitori polacchi trasferiti in Italia, e come loro anche Nicola prende la stessa cittadinanza. Dettagli se paragonati alla crescita del ragazzo.
Cresciuto nelle giovanili della Roma sin dal 2011, “Nico”, di ruolo attaccante, è stato forgiato da mister Alberto De Rossi, padre di Daniele, che lo ha pian piano fatto annusare l’aria che tira in prima squadra già quando ad allenare Pellegrini e compagni, c’era Paulo Fonseca. Ora però Nico sta crescendo e il momento di entrare a tutti gli effetti in una prima squadra sta arrivando. Ecco che quindi José Mourinho decide di provarlo in amichevole contro la Triestina a Trieste.
Nico sa che deve fare bella figura ora per essere preso in considerazione, e per questo sfodera un tiro potente alla porta friulana e la Roma vince anche la seconda amichevole estiva. 0-1 e giallorossi in festa. Ma Mourinho l’ha visto. Ha visto che il gol vittoria l’ha siglato un diciannovenne.
Sembra dunque che il piccolo polacco abbia giocato bene le sue carte e ora potrebbe essere studiato ancora di più dallo Special One, chissà magari già domenica 25 a Frosinone contro il Debrecen.
E se fosse lui il futuro della Roma in zona offensiva? Sì, ma come vice Dzeko, oppure in coppia con Zaniolo? Forse è ancora presto per capirlo. Occorreranno altri test, sia in amichevoli, sia in allenamento.
Certo è che Zalewski ha gridato presente e José non lo ignorerà, soprattutto per il fatto che la sua sarà una Roma composta da giovani e non tanto da veterani. Quindi, chissà, magari la stagione in arrivo vedrà Nicola sempre più presente in attacco con i compagni arretrati che lo cercheranno in continuazione.
È ancora troppo presto per capire cosa ci attende, ma se Zalewski ha detto che c’è, allora Mourimho non gli volterà le spalle. Questo è sicuro.
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