Il miglior allenatore del mondo può poco senza un Direttore. A Napoli poi la storia racconta di un dovere.
Il più forte e preparato può davvero poco senza un Dirigente di spessore.
Gli esempi sono talmente tanti che non occorre ribadirli.
Il Napoli ha vinto soltanto quando ha avuto Direttori di capacità riconosciuta.
Allodi, Marino poi Giuntoli.
Non può considerarsi un caso.
Avrà insegnato almeno questo la stagione horribilis 2024?
Al momento non sembra.
Al momento De Laurentiis pare non sentirci da questo orecchio e quindi argomento cardine resta l’allenatore.
Sulla bocca di tutti, i due nomi da gettone. Italiano e Conte. Allenatori ancora allenatori. Null’altro che allenatori.
Ci perdonerete se proviamo a smarcarci.
La vera emergenza è il Direttore. Emergenza seria. Emergenza perché non è così elementare scovare l’uomo giusto.
Di allenatori validi, in giro per il mondo, ve ne sono mille. Direttori che abbiano capacità esperienza e talento, non tanti. Almeno nel panorama italiano. Almeno per quello che il mondo del calcio esprime.
Di talent scout per calciatori ne spuntano come funghi ma per i dirigenti non tanto.
Il ruolo è assai più importante. Essenziale.
Il numero uno del campo, con spalle scoperte, prende pioggia. Un temporale se si tira troppo la corda.
Pedagogista dello Sport