All’inizio di una nuova settimana le questioni da risolvere in casa Napoli sono sempre le stesse, la gestione dei rinnovi è una di quelle telenovele che rischiano di accompagnarci per tutta l’estate.

Tiene banco in queste ore la situazione Fabiàn Ruiz, probabilmente la più delicata. Lo spagnolo fa sapere tramite i suoi agenti che non vuole rinnovare alle condizioni offerte dal club azzurro, che dal canto suo non ha intenzione di rilanciare, piuttosto lo lascerebbe fuori rosa nella prossima stagione.

Il precedente di Milik non lascia ben sperare. In quel caso il braccio di ferro andò avanti fino al mercato di gennaio per trovare poi un accordo in extremis con il Marsiglia. De Laurentiis fece leva in quell’occasione sull’Europeo e sulla volontà del giocatore di non restare fermo, rischiando di perdere la Nazionale. Stavolta c’è il Mondiale di mezzo, ma arriverà a fine novembre e Fabiàn può ancora giocarsi qualche carta, per far parte della lista delle Furie Rosse.

Una situazione che dunque non gioverebbe a nessuno, se non ci sono i presupposti per un accordo, meglio cedere ora l’ex Betis, oppure inserirlo in qualche trattativa di scambio. Si parla di una possibilità con l’Atletico Madrid per una contropartita di vecchia conoscenza, quel Rodrigo De Paul che già piaceva dallo scorso anno, ma che al momento rappresenta solo la classica suggestione di mercato.

Le piste inglesi non convincono e soprattutto la scadenza contrattuale nel 2023, non gioca a favore di una valutazione congrua del calciatore. L’impressione è che la querelle andrà avanti per molto tempo, bisognerà aspettare probabilmente il ritiro di Dimaro per avere un quadro più delineato.

Mertens con la valigia

Più passano i giorni e più il rinnovo di Dries Mertens diventa una chimera. Il Napoli non ha dato risposta positiva alla mail dello studio belga e pensare ad una felice conclusione, tra le due parti, risulta estremamente difficile.

Le piste romane al momento, restano le vere ed uniche possibilità per l’attaccante di continuare a giocare, a grandi livelli. Ma la Lazio, nonostante il favore dell’ex mentore Sarri, non può garantirgli lo stipendio richiesto. Anche Lotito adotta una politica di salary cup, ancor più ferrea di quella partenopea.

La Roma, con l’arrivo di Matic, ha l’intenzione di costruire un instant team e Mertens, da questo punto di vista, sarebbe l’uomo ideale come vice Abraham, l’ingaggio resta sempre alto, ma per 3,5 milioni all’anno, spalmati su due stagioni si potrebbe fare. Thiago Pinto al momento è in vacanza, ma al suo rientro, nel fine settimana, se ne riparlerà.

Zielinsky non lascia, anzi raddoppia

Una voce fuori dal coro, è quella di Piotr Zielinsky, che dal ritiro della Polonia, fa sapere di trovarsi bene a Napoli, di avere altri due anni di contratto, che vorrebbe assolutamente rispettare, per giocarsi qualcosa di importante in maglia azzurra.

Un aspetto da non sottovalutare, in un ambiente dove in molti hanno guardato il portafogli più che al cuore, sarebbe il caso di valutare attentamente chi vuole restare veramente e con quali intenzioni.

Nella stagione appena terminata, il dato che più è emerso prevalente è stato la mancanza di testa, nei momenti cruciali, il crederci fino in fondo, al di là delle belle parole. Questo spirito e questa determinazione non la si può comprare al mercato purtroppo. Ma la sicurezza di avere uomini, che credono fermamente al progetto, è un aspetto che la piazza deve pretendere.

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