Napoli più che unire “ama” distruggere.
La società di De Laurentiis in questo, conserva il piglio antico che non aggrega. Non parlando alla stampa, consente interpretazioni spesso bizarre. Tiene banco il caso Di Lorenzo, passato da capitano a traditore nel giro di un solo valzer.
Conte ha parlato con Di Lorenzo, Di Lorenzo ha parlato con la società, nessuno parla ai tifosi.
Difetto antico.
Difetto che allontana e che a quanto pare, nemmeno in questo nuovo corso, De Laurentiis pare voler sistemare.
Epoca dei tweet.
Comunicazione snella ed immediata. Le conferenze stampa sono soltanto un impiccio. Riassunto del pensiero Napoli.
Conte per la panchina, Marra per l’area tecnica, Oriali per i rapporti “interni”. E per la Stampa?
Nessun intervento per chi deve comunicare?
A quanto pare no.
I panni sporchi si lavano in famiglia e poco o nulla verrà detto ai tifosi.
I panni sporchi si lavano in famiglia e toccherà a Conte sbrogliare i nodi del Napoli. Un compito ulteriore per il nuovo tecnico.
Parte un nuovo corso ed un nuovo ciclo. Una nuova avventura si potrebbe dire. Dalle ceneri di una stagione horribilis, davvero, può iniziare un qualcosa di bello.
Davvero un peccato se uno staff tanto selezionato ed accorto, non si sistemasse la filosofia comunicativa della società.