In una recente intervista Massimo Carrera, a proposito di NapoliJuventus si è espresso definendola come gara dall’esito scontato, in favore degli azzurri. Certo a guardare la classifica si potrebbe fare questo pensiero.

Ma l’ex bianconero avrà agito di scaramanzia in virtù degli anni trascorsi a Torino. Perché 2 giornate di campionato non sono nulla e non c’è niente di peggio che affrontare una Juventus ferita e arrabbiata.

Da qualche anno la super sfida arriva nei primissimi turni e il Napoli ne è sempre uscito male: dall’autogol di Koulibaly, all’espulsione frettolosa di Hysaj, alla non partita dello scorso anno. Tante delusioni che hanno segnato la stagione.

Perché queste poi sono partite che ti cambiano l’annata in un senso o nell’altro, soprattutto qui a Napoli. Dove una vittoria contro chi ti ha scippato, per dirla alla De Laurentiis, darebbe uno slancio emozionale di grande importanza.

Dubbi e assenze per entrambe le squadre

I dubbi e le assenze nelle due squadre sono tanti. Le varie nazionali hanno decimato un po’ tutta la serie A. Quanto meno da questo punto di vista si parte tutti svantaggiati.

Nel mezzo di queste due settimane di sosta, una sonora sberla presa dai cugini di Benevento. Cinque gol al Maradona non passano mai inosservati, al netto degli assenti e dell’amichevole, resta una brutta pagina nel diario di Spalletti.

Ben vengano questi cinque schiaffi, nel momento in cui un calo di concentrazione sarebbe letale e per capire soprattutto che certi giocatori sono ancora ben lontani dall’essere protagonisti.

Bisogna rendersi conto che ci sono dei ruoli nel Napoli non coperti di alternative. Soprattutto negli esterni bassi e che il settore giovanile ha bisogno di un lungo lavoro di rifondazione, per fornire elementi di livello.  

Lacune da colmare ce ne sono

Sicuramente il tecnico di Certaldo starà ancora pensando alla serata di lunedì, a quali sono le lacune da colmare.

Dall’atteggiamento cagnesco che si dovrà avere sabato. Perché un vecchio detto sportivo dice che la Juve ha 7 vite come i gatti, e pensare di trovare una squadra allo sbando è semplice illusione.

Benedetti quindi gli schiaffoni beneventani, perché ti restano dentro e ti obbligano moralmente a dare tutto nella gara successiva.

Probabilmente in campo si vedrà il neo acquisto Anguissa, e se le premesse saranno rispettate può essere proprio l’ingrediente mancante, uno con cui andare in guerra, come dice il suo ex allenatore al Marisglia, Garcia.

Il primo bivio dell’anno ha proprio bisogno di una guerra e di soldati, sportivamente parlando, perché le stagioni si indirizzano in questi momenti.